Il gesto

Pieve di Teco, il sindaco Alessandri rende omaggio al cippo del partigiano Baletta: «Solo, avvolto da un incredibile silenzio»

E fa un parallelo con la Resistenza: «Sopravvivere oggi per continuare a vivere domani da uomini liberi»

Pieve di Teco. «Stamattina, come ogni anno in questo giorno, ho indossato la fascia tricolore e, con un mazzo di fiori di campo appena colti, sono andato al cippo che ricorda Roberto Di Ferro, nome di battaglia “Baletta”, nell’anniversario della sua fucilazione». Lo scrive il sindaco Alessandro Alessandri nella pagina Facebook del Comune.

«Ero solo, avvolto da un incredibile silenzio. Non c’erano le bandiere. Non c’erano i familiari, gli amici. Non c’erano le istituzioni che solitamente presenziano. C’era solo un sindaco che in tempi difficili ha voluto caparbiamente non dimenticare e portare testimonianza, a nome suo e della comunità che rappresenta, a chi ha immolato la sua vita per la nostra libertà. Per il nostro benessere», prosegue Alessandri.

«A 14 anni  -conclude il sindaco di Pieve  – non si è consapevoli, si è istintivi. Si fanno le cose perché si sentono. Questo pensiero mi riporta, di colpo, all’oggi. Mi fa pensare a chi, come il personale sanitario, le forze dell’ordine, i commessi dei supermercati, i camionisti, i contadini, oggi fa il suo lavoro con professionalità, impegnando ogni propria forza, a rischio della vita stessa, consentendoci di sopravvivere. Sopravvivere oggi per continuare a vivere domani da uomini liberi»,

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