"english at work"

L’importanza di conoscere l’inglese nel mercato del lavoro

Uno studio di Aba English evidenzia che le scarse competenze linguistiche hanno causato la perdita di una chance professionale al 50% dei giovani

bandiera inglese

In Italia, 4 persone su 10 dichiarano di non aver potuto approfittare di un’offerta di lavoro o di non essere riuscite a ottenere una promozione per colpa della loro conoscenza limitata dell’inglese: a riferirlo è uno studio che è stato eseguito da Aba English che, in modo sorprendente, evidenzia che nel caso dei giovani le scarse competenze linguistiche hanno causato la perdita di una chance professionale addirittura per più del 50% degli intervistati.

La conoscenza dell’inglese in Italia

Al pari della Germania o del Portogallo, l’Italia è uno di quei Paesi nei quali la lingua inglese non è quella ufficiale ma è comunque ritenuta significativa per le imprese dalla maggior parte dei lavoratori dipendenti. Cambridge English ha stilato, a tal proposito, un rapporto intitolato “English at work”, da cui emerge che l’inglese è ritenuto quasi sempre importante, molto importante o estremamente importante per il business, se non addirittura la lingua che viene utilizzata di più. È facile ipotizzare che la globalizzazione abbia avuto un ruolo di primo piano nel determinare tale fenomeno: l’economia di tutti i Paesi, infatti, risente in misura sempre più significativa degli scambi internazionali, il che impone che tra le aziende venga garantita una comunicazione efficiente.

I vantaggi offerti dalla conoscenza dell’inglese

Nel curriculum vitae la voce inerente il livello di conoscenza dell’inglese è uno dei campi che viene immediatamente verificato dai recruiter. Specificare le lingue nel cv di cui abbiamo padronanza, rappresenta un grande vantaggio per tutti coloro che si candidano a ottenere uno specifico posto di lavoro, in qualsiasi angolo del mondo. Per esempio, nei Paesi in via di sviluppo in cui il turismo viene considerato una potenziale fonte di entrate, è chiaro che saper padroneggiare la lingua inglese è un punto di forza. Un report di Education First che riguardava proprio il livello di padronanza dell’inglese a livello globale ha messo in risalto che una conoscenza buona della lingua è in grado di assicurare benefici notevoli, ma è addirittura correlata al reddito nazionale lordo pro capite e al PIL, indicatori economici di una certa importanza. In sostanza, la capacità di fare impresa in un Paese è tanto più alta quanto più è elevato il punteggio che viene ottenuto nei test di lingua.

La situazione nel nostro Paese

L’Italia si sta impegnando nello studio della lingua inglese da lungo tempo. Stando ai dati di uno studio effettuato su un campione di 1.900 italiani da Aba English, 1 italiano su 4 studia l’inglese da oltre 10 anni, mentre nel resto dei Paesi presi in esame la media è di 1 persona su 5. I nostri connazionali, inoltre, si dimostrano ben consci del valore della lingua inglese in ambito professionale. Il 30% degli italiani ritiene che, migliorando la propria padronanza della lingua, potrebbe ottenere uno stipendio più alto addirittura del 50%. Quasi tutti, inoltre, sostengono che le condizioni di lavoro siano migliori per le persone che vantano una ottima padronanza della lingua. Va detto, però, che in Europa l’Italia è il Paese che dedica allo studio della lingua il minor numero di ore in una settimana.

Conoscere l’inglese per migliorare le condizioni di lavoro

9 italiani su 10 sostengono che nel corso degli ultimi anni è cresciuta l’esigenza di un livello di conoscenza dell’inglese più elevato; una tendenza che riguarda anche Paesi come il Brasile, la Francia, la Spagna e il Messico. Il mondo del lavoro, insomma, da qualche tempo sarebbe più sensibile a questa tematica e sarebbe pronto ad accogliere solo dipendenti che possano vantare una competenza linguistica adeguata.

Che cosa fare per parlare meglio l’inglese

I Paesi che vantano un livello di conoscenza ottimale della lingua inglese sono accomunati da specifiche caratteristiche grazie a cui l’apprendimento dei cittadini può essere favorito. Come si può immaginare, è molto importante il metodo che viene utilizzato per insegnare la lingua: pare che sia più utile concentrarsi sul dialogo e sulla comunicazione che non sulla grammatica nuda e cruda. In Paesi come la Svezia e la Danimarca, inoltre, si padroneggia di più l’inglese perché i film e le serie tv non vengono doppiati ma sono trasmessi in lingua originale: insomma, tutti sono esposti ogni giorno alla lingua, ed è anche per questo che possono essere tenuti corsi di laurea in inglese senza che ciò crei delle polemiche.

Come funziona in Europa

In Germania gli studenti possono contare su un approccio appropriato per ciò che concerne l’insegnamento nelle scuole, basato sulla comunicazione, mentre non è così forte l’esposizione quotidiana alla lingua. Tornando al Portogallo, invece, è apprezzabile il fatto che vengano trasmessi programmi tv in lingua inglese con i sottotitoli, mentre sono pochi i corsi di laurea in cui si parla in inglese. Non va dimenticata, infine, la preziosa funzione dell’Erasmus e più in generale dei programmi di scambio culturale e di mobilità, che contribuiscono a favorire un apprendimento rapido. Vivere all’estero, in sostanza, permette di allenare l’inglese giorno dopo giorno.

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