I provvedimenti

Coronavirus, decreto al vaglio del premier: prevista la chiusura della Lombardia

Saranno vietati l'uscita e l'ingresso nelle "zone rosse"

coronavirus ansa

Roma. C’è la “chiusura” della Lombardia, insieme a quella di altre 11 province, tra i provvedimenti da prendere per contenere la diffusione del coronavirus contenuti nel nuovo decreto del governo, in questo momento sottoposto all’attenzione del premier Giuseppe Conte.

Il nuovo decreto dovrebbe essere varato questa sera. Prevista l’estensione delle zone controllate a Piemonte ed Emilia-Romagna. Diventano zona rossa le seguenti province: Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti e Alessandria. Al momento non sono previste restrizioni in Liguria.

Nell’articolo 1 della bozza, si legge: «Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus Covid-19 nella Regione Lombardia (e nelle 11 province sopracitate, ndr), sono adottate le seguenti misure: evitare in modo assoluto ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori di cui al presente articolo, nonché all’interno dei medesimi territorio di cui al presente articolo, salvo che per gli spostamenti motivati da indifferibili esigenze lavorati o situazioni di emergenza».

E ancora. «Ai soggetti con sintomatologia da infezione respiratoria e febbre (maggiore di 37,5° C) è fortemente raccomandato di rimanere presso il proprio domicilio e di limitare al massimo i contatti sociali, contattando il proprio medico curante».

Oltre alle scuole, nelle zone interessate dovranno rimanere chiuse fino al 3 aprile anche piscine, palestra, spa e centri benessere. Chiusi poi musei, centri culturali e stazioni sciistiche. Mentre i centri commerciali potranno rimanere aperti solo in settimana per chiudere nei weekend: il sabato e la domenica sono, infatti, i giorni di maggior afflusso.

bozza decreto coronavirus

Stringenti i provvedimenti per le “zone rosse”: qui saranno sospese tutte le manifestazioni organizzate e gli eventi in luogo pubblico o privato, si legge «ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico, quali, a titolo d’esempio, grandi eventi, cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati; nei predetti luoghi è sospesa ogni attività». E ancora: «L’apertura dei luoghi di culto è condizionata all’adozione di misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro. Sono sospese le cerimonie civili e religiose, ivi comprese quelle funebri».

Nelle scorse ore, migliaia di turisti lombardi hanno lasciato le proprie case per raggiungere le spiagge della Riviera di Ponente. Se il decreto entrerà in vigore prima del loro rientro, rischiano di restare “bloccati” in Liguria.

Il testo della bozza di decreto in pdf: Testo

[Foto: Ansa]

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