La sentenza

Imperia, spari a Caramagnetta: Ferraro condannato a 8 anni e due mesi

I fatti un anno fa nella frazione portorina, ultimo episodio di una vera e propria faida

Imperia. Il Gup del tribunale del capoluogo Paolo Luppi ha condannato alla pena di 8 anni e due mesi di carcere e alla interdizione perpetua dai pubblici uffici Domenico Ferraro l’imperiese di 64 anni che era accusato di tentato duplice omicidio.

La mattina del 14 gennaio 2019 Ferraro aveva ferito a colpi di pistola Antonietta Calvo, 64 anni e il marito Vito Pedone a Caramagnetta nell’entroterra portorino, ultimo episodio di una serie di litigi sfociati nella violenza per motivi di vicinato.

In sede di rito abbreviato il pubblico ministero Barbara Bresci  aveva chiesto per Ferraro la condanna a 8 anni di reclusione.

Domenico Ferraro, 63 anni, difeso dall’avvocato Giovanni Di Meo che ha ottenuto per il suo assistito le attenuanti generiche.   originario di Cosenza e abitante a Taggia, di ritorno dalla questura dove si era recato per sottoporsi all’obbligo di firma aveva atteso che la Calvo e il marito rientrassero per affrontarli.

La  discussione, evidentemente, era degenerata rischiando di finire in tragedia.

Secondo la ricostruzione dopo aver speronato l’auto dei coniugi  Ferraro era sceso dalla sua auto e si era messo a sparare. Tre colpi, esplosi da una Browning semiautomatica, calibro, 7,65, con la matricola abrasa colpendo la donna e ferendola a un braccio e al torace. Un proiettile era rimasto conficcato vicino al cuore tanto che la vittima è stata elitrasportata all’ospedale San Martino di Genova per subire un delicato intervento chirurgico per rimuovere i proiettili. Poi l’arma si era inceppata, così Domenico Ferraro aveva  gettato così la pistola, salendo di nuovo a bordo della propria vettura e scappando verso il centro di Porto Maurizio fino in piazza Roma dove aveva abbandonato auto dileguandosi a piedi.

Nel primo pomeriggio del 17 gennaio, dopo aver fatto perdere le proprie tracce per 3 giorni, l’uomo aveva accusato un malore mentre si trovava a Sanremo ed era così terminata la sua breve latitanza.

Tra Ferraro e i Pedone era infatti da anni in corso una vera e propria  “faida” con tanto di spedizione  punitiva da parte dei fratelli Vito e Vittorio Pedone nei confronti di Domenico Ferraro. Ferraro rimase gravemente ferito, perdendo la vista da un occhio, fatti,  per cui Pedone sono stati condannati a due anni e dieci mesi. mentre  Ferraro è stato ritenuto colpevole di atti persecutori.

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