Sanremo. «Se le accuse saranno provate, dovranno buttare le chiavi della cella. La legge è uguale per tutti. Mi dissocio da tutti, da mio fratello e da questi mafiosi che avvelenano il mondo. Mi telefonano tanti adesso, dicendo che mi sono vicini. Ma non sono vicina io a quest’uomo che il destino mi ha assegnato come una croce, adesso sono pronta a ripudiarlo». Lo ha dichiarato al Corriere della Sera Rosaria Costa, la vedova di Vito Schifani, uno dei tre poliziotti morti nella strage di Capaci col magistrato Giovanni Falcone e la moglie Francesca Morvillo, il 23 maggio 1992, a proposito dell’arresto del fratello Giuseppe, col quale non ha più rapporti da anni, avvenuto ieri a Palermo per associazione mafiosa .
Rosaria Costa che ora vive nel sanremese ai funerali del marito in lacrime aveva invitato i boss mafiosi ad inginocchiarsi per chiedere perdono.
Nel maggio del 2015 aveva partecipato alla festa della polizia a Imperia portando la sua testimonianza e rivolgendosi in modi particolare ai giovani.
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