Preistoria?

Archeonervia a Vallebona, «Scoperte altre testimonianze della civiltà megalitica»

Sarebbe stato identificato un menhir

Vallebona. Scrivono quelli di “Arhceonervia”: «Con l’intento di spremere dal territorio la verità storica, in tempi recenti le nostre ricerche ci hanno portato ad esplorare le alture che dominano il paese di Vallebona dove nel cassetto della memoria degli anziani resta il ricordo che nel corso di lavori agricoli vennero trovate delle sepolture e a conferma dei loro racconti, abbiamo notato sparsi al suolo numerosi frammenti di ceramica da mensa di età romana imperiale, probabili resti di corredi funerari ritenuti a suo tempo di poca importanza che sono andati distrutti.

Ma il fatto sorprendente è che, poco distante dal luogo, abbiamo scoperto un menhir che sfiora i 5 metri di altezza inglobato nei muri a secco di un terrazzamento con sulla parte frontale una coppella e altre quattro di dimensioni minori allineate sul lato retrostante dove su una roccia e presente una incisione cruciforme di cristianizzazione e una coppella. A completamento del quadro sacrale che aleggia sul luogo, alla base del menhir è presente una roccia altare sacrificale con una vaschetta di cm. 26 di diametro utile per deporvi il sangue e le interiora degli animali sacrificati.

Il menhir di Vallebona, pur differenziandosi per le maggiori dimensioni, è gemello del menhir denominato ( U bausu du diavu ) che si trova in linea a pari distanza dal mare nell’opposta vallata di Vallecrosia nei pressi della cappella dell’Annunziata, comune di San Biagio. Entrambi i monoliti sono rivolti a mirare il il sole il giorno del solstizio d’estate, momento magico che segna l’inizio in cui la natura ritorna ad essere feconda».

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