Palla ovale

Rugby, dedicato all’imperiese Carlo Oddone il girone di secondo livello per l’under 16 ligure piemontese

Un ricordo più che doveroso, che ha commosso molti, i rugbisti della provincia di Imperia

riviera24 -  Francesco Chiappori

Imperia. Una piacevole sorpresa. E un ricordo più che doveroso, che ha commosso molti, forse tutti i rugbisti della provincia di Imperia. Sia chi ha conosciuto Carletto Oddone, sia chi ne ha sentito parlare, essendosi avvicinato in tempi recenti alla palla ovale. È notizia di questi giorni che il girone delle seconde classificate della prima fase delle poules liguri piemontesi della categoria under 16 sia stato denominato “Trofeo Carlo Oddone”.

La decisione federale è del tutto apprezzabile e in linea con la politica dell’esempio che vive nel ricordo di grandi sportivi, e rugbisti, del passato. Carlo Oddone, dunque, per tutti “Carletto”. Uomo di peso, di sostanza, di capacità e, come tutti vi diranno “colui che metteva tutti d’accordo”. Non a caso la club house del “Pino Valle” di Imperia sia dedicata a lui. Non a caso ogni maglia di Imperia Rugby o Union Riviera Rugby lo ricorda. Non a caso esiste il torneo a lui dedicato, organizzato da Imperia Rugby, che coinvolge atleti delle categorie under 14 e under 16. La cosa che fa piacere, infine, è che proprio la franchigia della Provincia di Imperia, la Union Riviera Rugby, potrà giocarsi il trofeo.

Si è infatti meritata il posizionamento nel girone, ove le altre liguri sono la franchigia, levantina, denominata FGTI Ligues, seconda squadra, e le Province dell’Ovest, espressione del Ponente genovese da sempre molto performanti a questo livello. Si va poi in Piemonte: ancora con la franchigia del Marengo e poi con Moncalieri e Volvera nella cintura torinese. Una nuova bella avventura che si dipana da febbraio a maggio. E che solo il campo saprà decidere. Perché il rugby è così, avrebbe detto “Carletto”.

E dalla sorpresa per il riconoscimento a Carlo Oddone da parte della Federazione italiana Rugby si aggiunge la soddisfazione nell’ambiente ovale della Provincia di Imperia per un evento relativamente inatteso: pur operando ai margini del territorio nazionale, l’enorme lavoro dei tecnici del sistema rugbistico provinciale, massime ad Imperia, collegato all’impegno dei ragazzi, ha prodotto un altro risultato di livello. È notizia ufficiale quella della convocazione di Francesco Chiappori per un allenamento di selezione atleti nel quadro del sistema del Centro di Formazione Permanente di Milano.

I giovani convocati sono tutti della classe 2004, giocano, dunque in under 16. Ci sono 33 prescelti. Scorrendo l’elenco, si nota che i lombardi abbondano, in riferimento a scuole rugbistiche di eccellenza: Milano, Calvisano, Viadana, Rovato, Bergamo, Bassa Bresciana…e così via. Sparuto il gruppo dei liguri: Amatori, Recco, Cus Genova, Province dell’Ovest, non più di uno o due. E, finalmente, la Union Riviera Rugby con Francesco. Chi è Francesco Chiappori? Ovviamente è ancora presto per parlarne a livello sportivo. È un ragazzo in formazione, figlio d’arte, passato attraverso le categorie giovanili dell’Imperia Rugby.

Stazza fisica notevole, sta diventando uomo. Ha fatto parte delle selezioni regionali, ove era stato impiegato come pilone, mentre nella franchigia è solitamente schierato come centro. Però è tutto relativo, la crescita fisica e tecnica rivelerà il suo ruolo ideale. In allenamento è partecipe, applicativo, dotato di una buona dose di aggressività, capace di fare gruppo. Ecco. Un risultato che porta un giocatore ad un livello di attenzione nazionale è un risultato frutto dell’impegno di tutta la società, di tutto l’ambiente. Dai dirigenti ai tecnici, i vari che lo hanno seguito, da ultimi Pallini, Abbo, Zorniotti, Perrone e sicuramente si dimentica qualcuno, perché la famiglia è grande. E poi soprattutto i compagni, il gruppo, che ora sta crescendo come dimostrano i risultati, anche se l’attenzione maggiore si riserva alla crescita d’insieme, in modo tale che tutti i ragazzi giungano ad un livello di amalgama e di sostegno reciproco.

Insomma, avere un Chiappori osservato da tecnici di altro livello come Stephen Aboud, Andrea Di Giandomenico o Maurizio Zaffiri è un risultato di tutti. Un obiettivo per tutti. L’avventura è incominciata, sta al movimento della provincia di Imperia portare avanti la palla, le persone.

(Nell’immagine in primo piano Francesco Chiappori)

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