In tribunale

Imperia, morte di Bohli Kaies per il pubblico ministero Palumbo e Ventura vanno assolti

La procura esclude la responsabilità dei due carabinieri per la scomparsa del tunisino avvenuta dopo il suo arresto

Imperia. Il pubblico ministero Lorenzo Fornace ha chiesto l’assoluzione per  Gianluca Palumbo e Fabio Ventura i due carabinieri finiti alla sbarra per la morte di Bohli Kaies, il tunisino scomparso dopo essere stato arrestato nel giugno del 2013 nel corso di una operazione antidroga.

Secondo Fornace Palumbo e Ventura devono essere assolti «perché il fatto non sussiste» o «perché non costituisce reato».

Nella sua lunga requisitoria davanti al giudice monocratico Laura Russo, il pubblico ministero ha ripercorso i fatti avvenuti tra il parcheggio del supermercato di Riva Ligure, la stazione dei carabinieri di Santo Stefano al Mare e il pronto soccorso dell’ospedale del capoluogo.

Secondo Fornace che ha richiamato anche i casi di Federico Aldrovandi morto a Ferrara nel  2005 e di Riccardo Magherini avvenuto a marzo 2014 a Firenze, entrambi in circostanze analoghe ma con esiti processuali opposti, rifacendosi alle perizie dei medici legali Francesco Traditi e Lorenzo Varetto, non si è raggiunta la prova della responsabilità dei due carabinieri.

Momenti di tensione in aula per la presenza dei esponenti dei centri sociali con il giudice Russo che ha minacciato di far sgombrare l’aula per un commento proferito ad alta voce.

Il processo prosegue con le repliche delle parti civili.

 

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