Martedì letterari

A Sanremo il Gran Maestro della Gran Loggia d’Italia Romoli: «Pensiero massonico è patrimonio umanità»

Per aiutare uomini e donne a vivere la propria vita in modo più consapevole

Sanremo. “La Massoneria: un Universo”. E’ questo il suggestivo tema che ha aperto oggi la quarta serie di incontri con i Grandi Maestri dei “martedì letterari” al teatro del Casinò di Sanremo. Relatori della conferenza-evento, il nuovo Sovrano Gran Commendatore e Gran Maestro della Gran Loggia d’Italia degli Antichi Liberi e Accettati Muratori Luciano Romoli, lo storico Aldo Mola e Marzia Taruffi, responsabile dell’ufficio stampa e cultura del Casinò.

Dopo una breve introduzione di Mola, che ha riassunto i 112 anni di storia della Gran Loggia d’Italia, a prendere la parola è stato il Gran Maestro, che per spiegare l’attività dei liberi muratori e il carattere iniziatico della massoneria, ha parlato di «una ricerca consapevole, che segue un percorso progressivo. Una ricerca iniziata 6mila anni fa, quando però era ad uso esclusivo delle classi sociali più alte – ha detto – La massoneria come la intendiamo noi, invece, nasce nel 1700».

E ancora: «La libera muratoria si divide in due grandi tronconi: uno dogmatico e uno a-dogmatico. Noi facciamo capo a un’obbedienza umanistica e liberale, non siamo soggetti a nessun dogma. La ricerca nelle nostre logge è completamente libera. Facciamo riferimento a un’entità superiore che chiamiamo Grande Architetto dell’Universo.  Siamo presenti in 250 città italiane, ma abbiamo logge anche fuori dall’Italia, tra cui in Libano, dove contiamo un cospicuo numero di logge con fratelli e sorelle che professano 13/14 religioni diverse. Mentre fuori si sparano, dentro al tempio ci sono Corano, Bibbia e libro sacro degli ebrei».

A differenza del Grande Oriente d’Italia, l’obbedienza a cui appartiene il Gran Maestro Romoli accoglie sia donne che uomini. «Non facciamo distinzione del genere umano, sia le sorelle che i fratelli sono considerati alla stessa stregua – ha spiegato il Sovrano – Siamo a-dogmatici. Lavoriamo molto con il grande oriente di Francia: la più importante obbedienza continentale. Siamo per una totale libertà dei fratelli».

«Il pensiero massonico è un pensiero di tutti, è dell’uomo e va in qualche modo tutelato – ha detto Romoli – Abbiamo lanciato l’idea, e ne stiamo parlando con i gran maestri delle altre logge, di far riconoscere la massoneria dall’Onu come organizzazione non governativa autonoma e di rendere il pensiero massonico patrimonio dell’umanità». Qual è il contributo del pensiero massonico? «Vi sono delle differenze ma l’uomo è sempre lo stesso, il grande dramma dell’uomo è quello di percepire l’infinito, ma di sapere di essere a tempo determinato. Penso che il pensiero massonico possa aiutare uomini e donne a vivere la propria vita in modo più consapevole».

Tra le sfide di Luciano Romoli, c’è quella di dare a tutti quelli che lo vogliono la possibilità di compiere il percorso massonico, in modo che la massoneria non venga più vissuta come un mondo oscuro, precluso ai più. Per iniziare, la Gran Loggia d’Italia ha aperto le proprie sedi al Fai: durante le visite, oltre agli aspetti monumentali, agli iscritti del Fai vengono spiegate le iniziative portate avanti dai liberi muratori.

 

 

commenta