Il parlamentino

Bordighera, l’annuncio del consigliere Pallanca: «L’opposizione non ascolterà interpellanze»

Mariella: «Non risponderò alle vostre provocazioni»

Bordighera. I consiglieri di minoranza lasceranno il consiglio comunale alla lettura delle tre interpellanze presentate dal gruppo di maggioranza ‘Bordighera Vince’. Lo ha annunciato, prima dell’inizio dei lavori, l’ex sindaco e attuale consigliere Giacomo Pallanca.

«Desidero comunicare a nome delle minoranze che lasceremo l’aula quando esporrete le vostre interpellanze – ha detto Pallanca  – Non vogliamo essere spettatori del vostro teatrino senza poter dire nulla: è una grave mancanza di confronto dialettico».

Tre le interpellanze presentate dal gruppo che fa capo al sindaco Vittorio Ingenito: la prima in merito ad un’area di proprietà comunale rivendicata dall’Istituto internazionale di Studi liguri. Segue quella per chiedere chiarimenti in merito alla concessione del Bocciodromo comunale di via Stoppani e alla gestione dell’attività bar-ristorante. L’ultima ha invece come oggetto l’intervento di demolizione e ricostruzione dell’ex hotel Savoy e la relativa consulenza dell’architetto Margherita Mariella.

«Alla data delle pubblicazioni sugli organi di stampa i firmatari delle interpellanze, ovvero i consiglieri Walter Sorriento, Laura Pastore e l’assessore Melina Rodà, poco o nulla ne sapevano – ha aggiunto l’ex sindaco – Stupisce che loro, che reputo persone in grado di decidere autonomamente, siano firmatari di queste interpellanze visto che le informazioni sono accessibili a loro come a tutta la maggioranza e invito a evitare queste situazioni imbarazzanti».

Sullo stesso tono le dichiarazioni del consigliere Margherita Mariella: «Non vedo benessere, ma vedo odio e invidia e questo mi fa molto male – ha detto – Nel 2013 a seguito della vittoria inaspettata di Progetto Bordighera la prima cosa che ho sentito è stato un senso di grande responsabilità. Potrei elencarle decine di fatti e problematiche affrontate come potrei elencare attacchi della minoranza di allora, sempre molto duri, anche fastidiosi».

«Non risponderò alle vostre provocazioni né a quelle dell’assessore Rodà, sarebbe usare le vostre stesse armi», ha aggiunto il consigliere, rivolgendosi poi all’assessore firmatario dell’interpellanza a lei diretta: «Se ritiene di avere elementi concreti contro di me, si rivolga alle autorità competenti. Invito il sindaco a chiudere il sipario su teatrini imbarazzanti per ricoprire con professionalità, trasparenza e onore l’incarico a lui affidato, iniziando a lavorare per la città e non contro la città».

 

 

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