Videointervista

«Area Sanremo? Un’esperienza negativa», lo sfogo dell’artista dianese escluso dal concorso che porta i giovani al Festival

Per Garibaldi tanta amarezza ma è già pronto a ripartire

Sanremo. «Area Sanremo? Un’esperienza negativa». È lapidario Garibaldi, l’artista dianese arrivato alla finale del concorso canoro che porta i talenti emergenti della musica italiana al Festival. Il cantautore, al secolo Simone Alessio, sabato scorso dal palco del teatro dell’Opera del Casinò ha perso il suo pass per Sanremo 2020.

Per lui l’amarezza è tanta, «ma non per avere mancato un’occasione, bensì per il contesto – si sfoga ai nostri microfoni –. Ho partecipato presentandomi con un progetto discografico già solido, non mi aspettavo chissà che cosa. Mi sono reso però conto che si tratta di un concorso dove le possibilità di passare sono davvero poche, oltre alle già scarse possibilità che il concorso ha in sé: su 800 concorrenti ne passano soltanto 8 e di questi solo 2 vanno all’Ariston».

E continua, facendo riferimento alle polemiche sorte nelle scorse settimane in merito a presunte irregolarità nelle selezioni e nelle votazioni: «Quando ti iscrivi, Area Sanremo ti sembra una porta molto grande ma in realtà poi ti rendi conto che è chiusa, chiusa in partenza. Io sono stato fortunato, essendo di qui, il mio investimento è stato marginale. Ma penso alla delusione che possono avere provato quei ragazzi che arrivano dalla Sicilia, dalla Calabria, a tutti quelli che sperando in questo concorso hanno investito i pochi soldi a disposizione. Una grande delusione, perché fai tutto questo e poi arrivi qui e ascolti qualche artista che ti fa capire di essere o di non essere tra gli otto finalisti, accendi la tv e vedi i servizi di Striscia la notizia che svelano che forse non è poi tutto così chiaro, senti quello e quell’altro e ti ritrovi nella condizione di dire “Ma chi me lo ha fatto fare?”».

Garibaldi, però, ha guardato oltre e ha fatto di questa esperienza un nuovo punto di partenza. «Dall’estate del 2018 ho inizio ha collaborare con il produttore Umberto Iervolino che ha sposato quello che ho ribattezzato “ProgettoGaribaldi”. Ne è nato un disco che lancerò all’inizio del prossimo anno. E mi brillano gli occhi per la felicità!»

Guarda l’intervista integrale nel video in apertura di articolo. 

 

 

 

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