La denuncia

Diano Marina, demolizione dell’ “Altro Paradiso”: esposto di Basso in procura e al prefetto

Nel mirino l'attività della Gestioni Municipali e le richieste di informazioni all'amministrazione

Angelo Basso

Diano Marina. L’ex sindaco della città degli aranci  Angelo Basso e attualmente consigliere comunale di “Diano Riparte” ha presentato alla procura della Repubblica del capoluogo, alla Corte dei conti, all’Ispettorato del Lavoro e al prefetto une sposto avente ad oggetto la Gestioni Municipali Spa.

«Facendo seguito scrive Basso –  agli esposti del 4 ottobre 2018 e dell’11 dicembre 2018,  mediante i quali si segnalavano gravi omissioni e mancanza di informativa nella gestione della società G.M Spa di Diano Marina, al fine di consentire la necessaria azione ispettiva e di controllo che compete ai consiglieri comunali di opposizione, si segnala oggi che in data 31 maggio 2019 lo scrivente aveva chiesto di prendere visione degli atti deliberativi riguardanti questa volta la demolizione, della sala da ballo e intrattenimenti “L’Altro Paradiso”. A tale richiesta fece seguito da parte dell’Amministrazione l’invio di copiosa documentazione riguardante lo “Storico delle pratiche edilizie ed interventi che nulla ha a che vedere con la richiesta avanzata (atti deliberativi del Comune in primo luogo detentore dell’intero pacchetto azionario della Spa).

Nel dossier l’Amministratore Unico della Spa ha affermato che lo smantellamento della sala compreso il locale bar non aveva comportato alcun costo considerato che i lavori erano stati effettuati con il personale della stessa società. A tale riguardo lo scrivente ha chiesto di sapere qualifiche e mansioni del personale adibito all’esecuzione di tali interventi, nonché di conoscere se, e in quale modo gli interventi eseguiti fossero tra quelli per cui esiste la valutazione dei rischi all’interno del DVR aziendale. Ebbene ad oggi, anche questa risposta non è pervenuta.

Veda il Procuratore se, tenuto presene che il mancato accesso ai documenti non consente allo scrivente l’esercizio del suo diritto-obbligo di esercitare la sua funzione di ispezione e controllo che competer all’opposizione, non possa ravvisarsi nel comportamento dei soggetti che non adempiono la violazione dell’art. 328 cp primo comma, e/o secondo comma e/o di qualsivoglia altra norma».

 

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