Il caso

Camporosso, ammazza il cinghiale che si avvicina alle case: denunciato

Indagini compiute dai carabinieri forestali

carabinieri forestale

Camporosso. Un cacciatore italiano, abitante a Camporosso, è stato denunciato in Procura per aver ammazzato a colpi di arma da fuoco un cinghiale che si aggirava nei pressi dell’abitato del comune della val Nervia. Indagini compiute dai carabinieri forestali hanno permesso di recuperare la carcassa dell’ungulato, posta sotto sequestro così come il fucile dell’uomo che ha sparato all’animale.
L’uomo dovrà rispondere del reato penale di caccia in periodo di divieto generale, in base all’articolo 18 della legge 157/92. Secondo alcuni testimoni, l’uomo avrebbe sparato in prossimità delle case. Il cacciatore, infatti, esasperato dalla presenza del cinghiale, ha estratto il fucile e fatto fuoco.

L’emergenza cinghiali, sempre più presenti nei centri cittadini, potrebbe indurre le persone a commettere l’errore di sparare agli animali, non sapendo – magari – che per eliminare il problema è necessario che l’ente regionale competente in materia organizzi una regolare battuta di caccia.

Quest’anno, l’apertura generale della caccia nel territorio ligure avrà inizio domenica 15 settembre. Fatta eccezione per alcune specie, per le quali la caccia terminerà prima e per altre per le quali verrà prolungata fino al 10 febbraio 2019, la caccia per la maggior parte delle specie terminerà come di consueto il 31 gennaio.
Per quanto riguarda gli ungulati: il periodo di caccia in forma collettiva al cinghiale, è stato posticipato rispetto allo scorso anno alla data del 6 ottobre fino al 6 gennaio 2020. Il calendario venatorio regolamenta la caccia su tutto il territorio regionale nelle zone dove tale attività è consentita; indica le specie di fauna selvatica che possono essere prelevate, i periodi consentiti, il carniere massimo giornaliero e stagionale relativo alle varie specie; la caccia collettiva al cinghiale e la caccia di selezione agli ungulati – capriolo, daino, camoscio e cinghiale.

Le chiusure previste sono: il 31 ottobre per quaglia e tortora; il 30 novembre lepre, starna, pernice rossa; 31 dicembre per il merlo e allodola; 20 gennaio per la beccaccia; 31 gennaio per il fagiano, anatidi, rallidi e tordo bottaccio, sassello e cesena, per i turdidi nel mese di gennaio il prelievo avviene in forma ridotta; il 10 febbraio per il colombaccio, gazza, ghiandaia, cornacchia nera e grigia. Due giornate aggiuntive da appostamento sono previste, a ottobre e novembre, per le specie colombaccio, merlo, cesena, tordo bottaccio e una giornata per il sassello.

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