Polizia penitenziaria

Carenze di organico nelle carceri di Imperia e Sanremo: anche il Prap Piemonte reclama nuovi agenti

«Chiediamo di accertare con urgenza le gravissime disfunzioni in atto»

polizia penitenziaria

Imperia. Il Prap Torino ha scritto una lettera al Provveditore per sottolineare le carenze di organico nella polizia penitenziaria in diverse carceri del Piemonte e della Liguria e la necessità di introdurre nuovi agenti.

«Egregio Signor Provveditore,
abbiamo oggi appreso, informalmente, dell’emanazione di un ordine di servizio meglio specificato in oggetto e che non ci è stato ancora trasmesso (perché ?), che dispone una sorta di organizzazione-distribuzione del lavoro con personale di polizia penitenziaria non stabilizzato ed altro personale di polizia penitenziaria ancora distaccato, parrebbe in compiti non istituzionali – la contabilità -, e quindi, ammassato in ogni dove, al contrario di alcuni istituti penitenziari del distretto come ad esempio Asti, Ivrea, Torino, Saluzzo, Genova, Imperia, Sanremo etc. dove il personale è gravemente carente» – scrive il Prap.

«Si pensi che la sede distaccata del P.R.A.P. di Genova (chiusa perché soppressa), parrebbe annoverare ad oggi ben 17 presenze – dicasi diciassette unità di polizia penitenziaria (tra commissari, ispettori, sovrintendenti e agenti e assistenti). Detto questo, siamo davvero indignati e sconcertati di questo agire (che parrebbe completamente fuori da qualsiasi regola) che sembra essere un cattivo esempio per tutti gli istituti del distretto del Piemonte Liguria e Valle d’Aosta perché dimostra, senza ombra di dubbio, come il provveditorato sia drammaticamente distante dai gravissimi e seri problemi che da tempo attanagliano il personale di polizia penitenziaria che quotidianamente, 24 ore, è a contatto con la popolazione detenuta sempre più in crescendo, vessato tra aggressioni, insulti, sputi, puzza di fogne rotte e liquami sotterranei, topi, blatte, posti di servizio insalubri, senza vestiario, accasermato in strutture fatiscenti, costretto a viaggiare su mezzi roventi senza aria condizionata e a consumare pasti in mense obbligatorie di servizio sempre più carenti ed altro ancora.

Si poteva tranquillamente fare a meno di queste decisioni anche perché, ciò sembra dimostrare l’assenza di rispetto per tutto il personale di polizia penitenziaria che trova serie e gravi difficoltà per la fruizione dei primari diritti soggettivi, con carichi di lavoro mai registrati prima d’ora, mentre, al P.R.A.P. del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, per quanto consti, il 25 luglio (sic !), hanno ammassato personale di polizia penitenziaria, in spregio a qualsiasi regola. Sembra che non bastino le sedie per tutti: con la presente, provocatoriamente, cogliamo l’occasione e lanciamo una raccolta fondi per l’acquisto di sedie da donare al P.R.A.P.

Battute veritiere a parte, chiediamo, al signor capo del D.A.P. presidente Francesco Basentini, di accertare con cortese urgenza, le gravissime disfunzioni in atto, al provveditorato regionale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta e disporre per l’immediato rientro di tutti coloro i quali non hanno titolo.

Buone vacanze ai signori dirigenti del P.R.A.P, invitando i nostri colleghi degli istituti a resistere, resistere, resistere, siamo certi che le cose prima o poi (speriamo prima) cambieranno soprattutto se ci sarà qualcuno ad ascoltarci» – dichiara.

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