Il protocollo

Rilancio sociale, economico e produttivo di Vallecrosia: firmato accordo quadro

A ottobre un convegno per attirare investitori e rilanciare il territorio

Vallecrosia. E’ stato sottoscritto stamani l’accordo quadro per il rilancio economico e produttivo del Comune di Vallecrosia con associazioni di categoria e sindacati. Un protocollo importante, che vede in sinergia Comune, sigle sindacali e associazioni di categoria uniti per fare rete, intercettare obiettivi strategici e attirare sul territorio potenziali investitori di caratura nazionale ed europea.

Oltre al Comune di Vallecrosia, hanno sottoscritto il documento la Cgil di Imperia, Cisl Imperia Savona, Uil Liguria, Confindustria Imperia, Confesercenti Imperia, C.N.A. Imperia, Confartigianato Imperia, C.I.A. Confederazione Italiana Agricoltori, Coldiretti Imperia, Confagricoltura, Lagacoop, Cooperative Imperia-Savona.

«Con questo documento – ha esordito il sindaco Armando Biasi – Abbiamo cercato di trasformare una base importate, lo strumento dell’accordo quadro, in una opportunità di start up per una azione di rete, per creare un working progress: una scaletta di iniziative volte alla ricerca di economie per lo sviluppo non solo di Vallecrosia ma dell’intero territorio». Oltre al sindaco, a seguire attentamente la pratica, fino a portarla a compimento è stato il vicesindaco Marilena Piardi, che sta lavorando per organizzare in autunno un congresso che vedrà sedute allo stesso tavolo le più importanti realtà produttive per il rilancio della zona.

«Il protocollo va in due direzioni – ha sottolineato Fulvio Fellegara (Cgil) – Una prettamente locale, che è quella di fare un lavoro di qualità che vada a favorire sviluppo del comprensorio. C’è poi parte di visione complessiva del territorio che si attuerà nel convegno che ci siamo impegnati a organizzare nel mese di ottobre o, comunque, in autunno».

Tra i temi da affrontare: quello della viabilità e delle infrastrutture turistiche, con l’obiettivo di riconvertire ex aree agricole, attualmente abbandonate, in aree appetibili per insediamenti turistico-ricettivi.

Di seguito il testo dell’Accordo quadro

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