La testimonianza

Paura e rabbia per mister Caverzan, «Ho evitato un’auto in contromano sull’Aurelia Bis, dov’è la segnaletica?»

«Non sono il primo al quale succede qualcosa del genere»

riviera24 - andrea caverzan

Taggia. «Ho visto la morte in faccia. E io non sono il primo al quale succede qualcosa del genere». A parlare è Andrea Caverzan, allenatore di calcio, ex Finale e Ventimiglia. Ieri sera verso le 23, secondo quanto testimonia, nel tratto finale dell’Aurelia Bis, vicino alla nuova stazione ferroviaria, mentre era al volante della sua auto, si è trovato all’improvviso di fronte un veicolo che viaggiava in contromano.

Il mister stava marciando verso levante e l’altra macchina, sembra un’utilitaria, ha sicuramente sbagliato a imboccare la rotonda posta all’estremo orientale della superstrada.

«Pioveva a dirotto e meno male che io ero appena rientrato dalla corsia di accelerazione, sennò probabilmente ora non sarei qui a raccontare quanto accaduto – dice Caverzan – Poi mi sono subito fermato e ho chiamato i carabinieri. Avevo anche tentato, tra lampeggiamenti con i fari e clacsonate, di far capire all’altro che stava viaggiando contromano, ma sembra non sia servito. Dopo di me è arrivata un’altra macchina e uno scooter ed entrambi i guidatori mi hanno detto di aver visto il veicolo in contromano. Non ci ho dormito alla notte, pensando a quello che mi poteva succedere o a quello che sarebbe potuto succedere a qualcun altro per colpa di quell’auto».

In ultimo, Caverzan, punta il dito verso una segnaletica a suo dire molto deficitaria: «Prima di pensare a mettere gli autovelox sull’Aurelia Bis, sarebbe meglio mettere cartelli e segnali che impediscano che qualcuno imbocchi di nuovo la superstrada in contromano. Oramai, da qualche anno a questa parte, sono decine gli episodi simili che si sono verificati».

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