Uomo e natura

Bajardo, la storia di Daniela con Claretta la faina e le sue amiche

“Salgono dal nocciolo, camminano sui tetti e hanno iniziato a venire per gli avanzi degli uccellini”

Bajardo. “Amano i biscotti, torte e brioche e tantissimo il miele”. Una di queste amiche di Daniela, si chiama Claretta.

La prima è una donna che vive nello splendido borgo dell’entroterra ponentino. La seconda, al contrario di quanto si potrebbe pensare, non è una “comare” del the pomeridiano, bensì una faina, splendido mustelide simile al furetto, che visita la baiocca quotidianamente, da sola o insieme ad altre bestiole della stessa specie. “Salgono dal nocciolo, camminano sui tetti e hanno iniziato a venire per gli avanzi degli uccellini”, spiega Daniela.

La faina ha una dieta prevalente carnivora, ma non disdegna il miele, anzi, ne è ghiotta, tanto che l’evoluzione l’ha resa immune alle punture delle api. Purtroppo il termine “faina” viene anche usato per descrivere una persona senza scrupoli, cinica e scaltra.

Ciò deriva dal fatto che negli assalti a pollai e conigliere, la faina uccide più animali di quanto generalmente glie ne servono per nutrirsi, tanto che in passato si pensava erroneamente che l’animale si nutrisse solo del sangue delle prede.

A differenza dei suoi cugini ermellini, donnole e furetti, non è mai stato un animale domestico, ma sembra che a Bajardo sia stata fatta un’eccezione.

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