L'intervista

Sanremo, il podoiatra Avagnina candidato alle europee con Alternativa Popolare

Al suo fianco è candidata la figlia Camilla: «La nostra sarà una campagna per i giovani emigrati all'estero»

Sanremo. Dalla medicina alla politica per passione, ma sempre pensando al pubblico da professionista e mai da politico. Luca Avagnina, noto specialista sanremese in podoiatria, ha ricevuto e accettato la candidatura alle elezioni europee nelle fila di Alternativa Popolare, il partito nato sulla scia dell’ex Nuovo Centrodestra e dei Centristi per l’Europa che sono confluiti in un’unica realtà parlamentare.

Per lui si tratta di un’esperienza tutta da scoprire. «Da cittadino normale che lavora e che ha fatto il proprio percorso nel campo della podoiatria – spiega il dottore nella video-intervista a Riviera24.it -, mi scontro ogni giorno con una realtà che non recepisce le esigenze del mondo del lavoro. Penso a mia figlia che, dopo tanti anni di studio all’estero, vorrebbe tornare in Itala ma non le viene riconosciuta la qualifica ottenuta in un altro Stato europeo. Da questa esigenza che accomuna tanti studenti, è nata la voglia di mettermi in gioco».

«La mia sarà una campagna per i giovani – continua il candidato al parlamento europeo -.  Si parla molto del problema dell’immigrazione, mentre io vorrei puntare l’attenzione sull’emigrazione dei nostri ragazzi, i quali vanno a studiare nelle università d’eccellenza europee e poi non tornano più. Bisogna offrire loro delle opportunità per restare».

Perché Alternativa Popolare? «È un partito nuovo che si può costruire finalmente su solide basi». Da sanremese cosa vorrebbe valorizzare nella sua città, magari con l’aiuto dell’Europa? «Il turismo del benessere e della salute. Le nostre risorse naturali permetterebbero di ricostituire un polo in Riviera della salute e dello sport, anche attraverso il potenziamento dell’università di Imperia».


(L’intervista a Silvia Camilla Avagnina)

Nella corsa per l’Europa Avagnina avrà al suo fianco la figlia Camilla, esempio di quelle migliaia di studenti emigrati per specializzarsi in podoiatria, settore in Italia non ancora riconosciuto come branca ufficiale della medicina.

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