Rally

L’annata del Winners Rally Team comincia da Monte-Carlo con Brazzoli ed Antonucci

Roberto ed Herbert Antonucci affronteranno per la prima volta il rally monegasco che apre la stagione iridata, mentre Enrico Brazzoli partirà da Gap giovedì 24 gennaio con lo stesso entusiasmo della prima volta

riviera24 -  Winners Rally Team

Monte-Carlo. Ci sono emozioni che almeno una volta nella vita bisogna provare. Se si è un rallista bisogna partecipare al Rallye di Monte-Carlo. E questo è lo spirito con cui Roberto ed Herbert Antonucci affronteranno per la prima volta il rally monegasco che apre la stagione iridata, mentre Enrico Brazzoli partirà da Gap giovedì 24 gennaio con lo stesso entusiasmo della prima volta.

Per Enrico Brazzoli la gara di apertura del Campionato Mondiale Rally non è certo una novità, essendo la decima volta che la affronta, seppur in vesti diverse: da navigatore negli anni Novanta, da ricognitore nello scorso decennio e perfino come concorrente nell’impegnativa ed affascinante appendice storica di regolarità. Negli ultimi tre anni il pilota saluzzese è stato protagonista della gara monegasca nella Classe WRC-3 conquistando la vittoria di categoria nella scorsa edizione, successo che è stato il trampolino di lancio verso la conquista del titolo mondiale WRC-3 2018.

“L’impegno di quest’anno sarà particolarmente avvincente. Sarò al via con la 124 Abarth rally di Classe RGT, una vettura molto interessante, velocissima e a trazione posteriore. Al mio fianco ci sarà Manuel Fenoli, un giovane navigatore con cui non ho mai corso, ma che vanta una lunga esperienza nel mondiale rally, due partecipazioni al Monte-Carlo, l’ultima delle quali lo scorso anno proprio con la 124 Abarth rally” – afferma il pilota saluzzese iridato WRC-3.

Nei giorni scorsi Brazzoli ha effettuato una giornata di test con la vettura dello “scorpione”con la squadra di Michele Bernini, che lo seguirà nell’avventura monegasca. “La 124 Abarth rally è una vettura molto interessante, con un motore molto potente, leggerissima, quindi in grado di fornire prestazioni esaltanti. Bisognerà trovare velocemente il feeling con la sua trazione posteriore e gli innumerevoli servizi di assistenza elettronica che caratterizzano l’auto. Sarà fondamentale azzeccare subito il set-up. Ma sotto questo profilo sono decisamente ottimista, visto che Michele Bernini ha seguito la 124 Abarth racing fin dall’esordio della berlinetta torinese nel mondo delle corse. Il test l’ho effettuato con Andrea Nucita a fianco, il pilota che meglio conosce la 124 Abarth rally e che ha ottenuto i migliori risultati in gara. Un test probante anche se compiuto su fondo asciutto, mentre Monte-Carlo 2019 sarà molto probabilmente interamente innevato” – prosegue Enrico Brazzoli che passa ad analizzare lo sviluppo delle prove speciali di questo 87° Rallye Monte-Carlo.

“La metà del percorso del Monte-Carlo 2019 è nuovo o per lo meno sono prove che non si effettuano da parecchi anni. È il caso delle due speciali di giovedì notte, subito dopo la partenza e di due prove del venerdì. Ma come sempre tutte le prove del ‘Monte’ sono affascinanti e decisive. Probabilmente a fare classifica ci penserà la speciale di Agnieres en Devoluy di sabato con i suoi 29 chilometri, la più lunga della gara, che lo scorso anno diede uno scossone alla classifica e vide la 124 Abarth rally di Bernini segnare il quarto tempo assoluto nel passaggio del mattino. Poi ovviamente c’è il Turini, che è la prova speciale per eccellenza del Rallye Monte-Carlo. Noi partiremo con molta cautela, guidando con la testa, per arrivare al traguardo e ben figurare nella categoria R-GT. Non vedo l’ora di accendere il motore”. Diverso approccio per i fratelli Roberto ed Herbert Antonucci che si presenteranno al via dell’87° Rallye Monte-Carlo con una Twingo R1 curata dalla GMA con l’ambizione e le speranze di salire sul palco arrivi domenica pomeriggio, 27 gennaio, a Monte-Carlo.

“La scorsa estate io e mio fratello ci siamo detti che era ora che ci togliessimo questa soddisfazione e così abbiamo cominciato a pianificare la trasferta in Costa Azzurra e nelle montagne delle Alpi francesi. Per prima cosa abbiamo individuato la vettura con cui affrontare la gara. Piccola e affidabile. La scelta è caduta sulla Twingo R1B, proprio per queste caratteristiche” – commenta Roberto Antonucci che, come sempre in famiglia, avrà il compito di tenere il volante.

“Per me è una gara densa di significati” sottolinea il pilota milanese. “Ad aprile compirò cinquant’anni e il Monte-Carlo è la sessantesima gara della mia carriera. Più cabalistico di così”. Il Monte-Carlo è solo una delle tante trasferte estere dei due fratelli milanesi. “Il Monte-Carlo lo abbiamo visto mille volte da spettatori, ma non lo abbiamo mai vissuto in gara. Io ho disputato due gare storiche ad inizio decennio nell’entroterra monegasco, mentre mio fratello ha esperienza di una gara in Kenya con Piero Canobbio e due Jänner Rally sulle nevi austriache con Carlo Valinotti. Terreni difficili entrambi; inoltre abbiamo disputato l’Ok-Ralli in Finlandia lo scorso anno. Una gara di puro divertimento alla quale partecipava anche un ‘certo’ Kalle Rovanperä per intenderci” analizza ancora Roberto Antonucci, mentre il fratello Herbert conclude l’analisi:

“Il nostro obiettivo è finire, quindi impostare la gara sul ritmo senza esagerare e commettere meno errori possibili. Dobbiamo riuscire ad entrare nella classifica dei migliori sessanta che prenderanno il via nella giornata finale, con il doppio passaggio sulla prova del Turini, la più affascinante e mitizzata del rally. Noi confidiamo nella neve. Anche se finora non ci sono state precipitazioni e le strade sono completamente asciutte, le previsioni indicano nevicate nella zona di Gap nella settimana della gara. Con la neve le prestazioni si livellano e l’handicap di potenza e di esperienza potrebbe così essere ridotto, o almeno speriamo. Inoltre chi punta al risultato pieno dovrà rischiare di più con maggiori possibilità di commettere errori. Proprio ciò che non dobbiamo fare noi, se vogliamo vedere il palco arrivi nel Principato” conclude il navigatore Herbert Antonucci.

L’87° edizione del Rallye Monte-Carlo è stata resa più compatta, ma ugualmente accattivante, rispetto all’edizione passata, che ricalca al 60%. Si comincia con due giorni di ricognizioni dalle 8.00 del mattino di martedì 22 gennaio alle 21 di mercoledì 23 gennaio. Il giorno successivo, su un tratto di 3,5 km nei pressi di Gap i concorrenti effettueranno lo Shake Down, cui seguirà la partenza ufficiale alle ore 19,17 da Piazza Desmichelsa Gap per affrontare le prime due prove speciali alla luce dei fari (41,35 km) che disegneranno la prima classifica. Venerdì 25 gennaio altre sei prove speciali (125,12 km), cui seguiranno le quattro di sabato (93,98) e le quattro di domenica (63,98 km) per un totale di 16 tratti cronometrati che corrispondono a 324,43 km di prove speciali e chiudere la gara a Monte-Carlo, proprio nel giorno di Sainte Dévote, patrona del Principato di Monaco.

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