Calcio 2.0

Innovazione e futuro, l’allenatore in più dell’Ospedaletti è il nuovo software gestionale Sport Assist

Vincenzo Stragapede porta in dote l’utilizzo di una piattaforma per la gestione della società

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Continua la campagna di potenziamento dell’Ospedaletti Calcio con l’introduzione di un “allenatore digitale”: un software, messo a punto dal responsabile tecnico organizzativo Orange, che migliora la gestione della vita dell’intera società.

 

Spiega Vincenzo Stragapede: “Sport Assist è un software utilizzato da numerose società in Italia di Serie A – Genoa, Torino, Lazio e Udinese, per citarne qualche d’una – che ho iniziato a sviluppare a partire dal luglio scorso, abbinando la mia qualifica di responsabile e coordinatore, all’esperienza ventennale da allenatore delle giovanili.

Il software ci permette una gestione completa della società, dalle operazioni di management e prettamente burocratiche (liste, modulistica generale) a quelle più specifiche per l’area tecnico-atletica e medica.

E’ possibile organizzare tutto il lavoro di una stagione agonistica, giorno per giorno, con le anagrafiche di tutte le persone che fanno parte della società (atleti , staff, storico e premi di preparazione), schede per la gestione delle varie attività di ogni nostra singola squadra (convocazioni, distinte, tabellino delle partite, allenamenti) fino alla Medical Lab (che serve per gestire e controllare gli infortuni e i tempi di recupero dei nostri atleti).

Si possono creare report su ogni singola attività effettuata o meno da ogni singolo. Alla fine della stagione (ma ovviamente si può operare quotidianamente) si ha una grande mole di dati analizzabili, con report e grafici che aiutano i responsabili tecnici, lo staff medico, l’allenatore e lo stesso preparatore atletico a elaborare qualsivoglia documento di analisi sui propri giocatori e a capire dove intervenire. Tutto questo abbinato a dei programmi scientifici che forniscono ottimi risultati in merito al raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Il problema maggiore che ho riscontrato in Italia e soprattutto in questa zona – continua Stragapede – è quello della mancanza di cultura dello sport. C’è pochissima attenzione e interesse per i metodi innovativi. Chi gestisce le società, allenatori compresi, partono dal presupposto che le loro competenze sono più che sufficienti per allenare i giocatori, mentre gli studi evidenziano come un progetto scientifico alla base possa permettere di ottenere risultati rilevanti nelle prestazioni.

Meglio ancora se già a partire da un settore giovanile, che si traduce nel programmare scientificamente – non solo a livello tecnico, ma anche a livello psicologico, di formazione umana – e riuscire di conseguenza a incrementare sensibilmente le chance di portare un discreto numero di giocatori a giocare in prima squadra o nelle serie professionistiche, che si traduce in un indiscutibile profitto economico per la società sportiva stessa.

Ma ci tengo a sottolineare – conclude il responsabile tecnico organizzativo – che l’aspetto principale da ricercare per un settore giovanile – investendo sia in metodologia di lavoro che in tecnologie per l’analisi dei dati – è la “formazione completa della persona”, oltre al risultato tecnico-sportivo specifico.

Questo è possibile all’Ospedaletti dove tutto il direttivo crede fortemente nella crescita del giovane atleta”.

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