Il caso

Manager sarda querela la commissione di Area Sanremo 2017: “Irregolarità nella scelta dei vincitori”

Nel mirino anche Area Sanremo Tour

Sanremo. «Non ho nulla contro il Comune di Sanremo che è il proprietario del marchio, così come non ho nulla contro il concorso che è notevole. Non farò nomi, in quanto le indagini sono in corso». Inizia con queste premesse la conferenza stampa indetta questa mattina all’Hotel Europa dalla manager e giornalista Graziella Marchi per portare all’attenzione pubblica presunte irregolarità sull’edizione 2017 di Area Sanremo e Area Sanremo Tour.

A indurre la promoter musicale di Cagliari a puntare il dito contro la commissione del concorso musicale riservato ai giovani che sognano l’Ariston è stata la proclamazione degli otto vincitori dello scorso anno. Secondo la Marchi, che «conosco bene i meccanismi della manifestazione essendo stata dal 1996 fino al 2003 la referente ufficiale per la Sardegna di Una voce per Sanremo – Sanremo famosi (dal 1997 Accademia della canzone di Sanremo), non c’è stata alcuna trasparenza nella decisione».

Tanto che in data 15 dicembre, qualche ora prima della messa in diretta della finale a Villa Ormond di Sarà Sanremo, ha fatto un esposto all’autorità competente chiedendo che «si verificasse l’eventuale esistenza di un conflitto di interessi nella commissione di Area Sanremo che ha seguito la finale nazionale 2017. Dopo la scelta dei vincitori, proclamati il 27 novembre, feci infatti una richiesta di accesso agli atti della Fondazione dell’Orchestra Sinfonica che organizza il concorso per avere i verbali con i voti dei 145 finalisti e mi si disse che la domanda doveva essere presentata scritta. Tornata così in Sardegna ho scritto una pec indirizzandola al presidente della Fondazione, Maurizio Caridi, il quale a sua volte mi rispose che non potevo accedere agli atti poiché la richiesta doveva essere fatta personalmente. Agli atti non ho mai avuto accesso e non ho mai ottenuto risposta da Caridi. Oltretutto il sito di Area Sanremo annunciava che verbali e voti dei finalisti sarebbero stati pubblicati online. Questi non sono mai stati diffusi: c’è stato un modo illegittimo di comportarsi nei confronti dell’utenza, contenuti nascosti mentre è sempre stato dichiarato che ogni cosa era pubblica».

«Senza dimenticare che – aggiunge ancora la Marchi che in qualità di promoter era presente alle prefinali nazionali con cinque artisti sardi –, di questi otto, uno era la terza volta che arrivava in finale e due la seconda volta. Inoltre, sei (che poi sono diventati sette), differentemente a quanto accadeva nei concorsi passati, quando l’artista per partecipare doveva essere libero da vincoli con qualsivoglia casa discografica, erano tutti contrattualizzati da un’unica etichetta. Si tratta di anomalie mai sorte quando esisteva l’Accademia della canzone di Sanremo dove vi erano figure specifiche per i controlli».

“Anomalie” di cui la manager, tra l’altro vincitrice quest’anno del Leone d’Oro del Gran Premio Internazionale di Venezia per l’impegno nella valorizzazione dei giovani artisti sardi nel settore del canto, già si accorse nel corso dell’estate, durante Area Sanremo Tour, quando, ingaggiata dall’agenzia di spettacoli Anteros Produzione come esclusivista per la Sardegna, si occupa di organizzare le selezioni e le finali regionali del concorso. «La società mi aveva concesso l’esclusiva di organizzare le selezioni e le finali regionali del concorso dietro il pagamento di 10 mila euro per la realizzazione delle prime e 5 mila euro per le seconde. Persona comune, funzionario pubblico, naturalmente non potevo permettermi simili cifre ed essendo le finali a porte chiuse ho accettato di pagare soltanto la prima somma richiesta facendo, sempre a mie spese, pubblicità a livello regionale. Al riguardo aggiungo che non è mai comparsa una pubblicità nazionale e in tutto ciò mi sono resa conto che non siamo stati tutti trattati allo stesso modo. Mi sono così sorte alcune domande. La prima, la Fondazione dell’Orchestra Sinfonica di Sanremo ha un contratto scritto con Anteros per fare Area Sanremo Tour? La seconda, Anteros paga la Fondazione dell’Orchestra Sinfonica per avere questa esclusiva? La terza, la Fondazione dell’Orchestra Sinfonica è a conoscenza che Anteros ha subvenduto a soggetti come me l’esclusiva senza avere nessuna pubblicità nazionale e soprattutto che alcuni esclusivisti hanno pagato di più e altri di meno?»

A questo punto la Marchi fa un passo in avanti, al mese di agosto di quest’anno quando la Rai cambia il regolamento del Festival eliminando la sezione “Giovani”. «Un cambiamento di format fatto in corso d’opera, che, contrariamente alle edizioni passate, non assicura più agli artisti finalisti di Area Sanremo l’accesso diretto al palco dell’Ariston, ma su quello del Casinò per il nuovo talent Sanremo Giovani che non è di certo il Festival di Sanremo».

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