Le celebrazioni

Imperia, prende il via “Aspettando il Centenario”. Il discorso del sindaco Scajola

"Ci condurrà nel 2023 a festeggiare i 100 anni della nostra Città"

Imperia. Il discorso pronunciato dal sindaco di Imperia, On. Claudio Scajola, nel corso dell’apertura delle celebrazioni di “Aspettando il Centenario”.

“Signore e Signori,

Cittadini tutti che ascoltate, ricorre oggi il 95esimo anniversario dalla fondazione della Città di Imperia. Sono lieto di dare, a nome dell’Amministrazione civica, il benvenuto a voi tutti per un appuntamento che vuole andare oltre la semplice celebrazione dell’anniversario.

Con oggi prende il via un percorso di avvicinamento, che abbiamo racchiuso nel titolo “Aspettando il Centenario”, che ci condurrà nel 2023 a festeggiare i 100 anni della nostra Città.

“Un paese che ignora il proprio ieri, di cui non sa assolutamente nulla e non si cura di sapere nulla non può avere un domani”. Lo disse Indro Montanelli in un’intervista che fece storia. E’ un concetto che io sposo totalmente: non ci può essere futuro senza consapevolezza del passato. E Imperia, oggi più che mai vuole guardare al suo futuro. Ecco perché ho voluto questo importante tuffo nel nostro glorioso passato.

Ho ritenuto che fosse necessario un progetto di ampio respiro, che coinvolgesse le realtà più attive e radicate della nostra città, che muovesse i propri passi da un’occasione festosa per ragionare insieme del passato, del presente e delle tante sfide future. Un momento di unità interna e di promozione esterna della città.

Abbiamo costruito, seppur nel brevissimo tempo a nostra disposizione, un calendario ricco di eventi, che a partire dalla giornata odierna ci accompagnerà, giorno dopo giorno, sino al 26 novembre, giornata di celebrazioni per San Leonardo, Santo Patrono della Città.

Ringrazio i miei collaboratori per la professionalità dimostrata nell’organizzazione dell’iniziativa, gli uffici comunali e la Go Imperia che ha contribuito alla sua realizzazione. Un ringraziamento particolare va soprattutto alle tante associazioni che hanno risposto con entusiasmo alla sfida lanciata da questa Amministrazione, dimostrando la preziosa e rilevante vitalità culturale imperiese.

A dispetto dei soli 95 anni di età, Imperia può vantare una lunga storia di assoluto rilievo per il glorioso passato dei Comuni fondatori, che, come potete vedere, è stato descritto in maniera magistrale nell’affresco di Carlo Cesare Ferro che domina questa Sala.

La stessa vicenda che ha condotto alla nascita di Imperia ha una sua rilevanza storica di primissimo piano. La fusione tra Oneglia e Porto Maurizio venne infatti decisa, una prima volta, dai due rispettivi Consigli Comunali nel 1908. Soltanto il burrascoso periodo politico e il conseguente scoppio della Prima Guerra Mondiale impedirono alla nuova città di vedere la luce già in quegli anni.

La fusione avvenne così soltanto nel 1923 con uno dei primi atti voluti dall’allora Governo Mussolini, con il quale Imperia divenne il primo caso in Italia di fusione tra Comuni, al quale seguirono nel tempo gli esempi di tante altre città, tra cui Genova.

La necessità della scelta unitaria non fu messa in discussione neppure dall’antifascismo nei decenni a seguire, a riprova – e di questo ne sono da sempre profondamente convinto – che gli elementi di unione siano sempre stati nettamente superiori rispetto a quelli di divisione.

Dobbiamo fare in modo, tutti insieme, che alla data del 2023 il processo di unificazione di Imperia risulti pienamente concluso. Dobbiamo partire dalla riaffermazione di un bagaglio culturale e valoriale comune, obiettivo ambizioso che riteniamo di poter completare anche grazie alle iniziative del calendario che prende il via oggi e a tante altre che seguiranno.

Completare l’unificazione di Imperia significa anche valorizzare il policentrismo che caratterizza questa città. Non può esserci percorso di crescita che non ricomprenda gli antichi Comuni dell’entroterra, oggi frazioni, dove troppo spesso si è respirata la sensazione di un centro cittadino lontano.

Iniziamo questo percorso di avvicinamento al Centenario con una lectio magistralis di un assoluto protagonista del giornalismo italiano. Paolo Mieli, già direttore de “La Stampa” e due volte direttore del “Corriere della Sera”, rappresenta oggi un punto di riferimento della cultura italiana e, in particolare, della saggistica storica. Per me uno dei più brillanti storici contemporanei.

Con l’autorevolezza del suo racconto ci condurrà agli anni Venti del secolo scorso, inserendo la vicenda specifica di Imperia nella più complessa cornice dell’Italia di quegli anni. Lo ringrazio, a nome di tutti, per aver accolto l’invito e per aver onorato con la sua presenza l’avvio di questi festeggiamenti.

Auguri Imperia e buon “Aspettando il Centenario” a tutti.

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