I premiati

Dolcedo, conclusa la nona edizione del concorso di poesia dialettale “Bellissimi versi”

Il tema di quest’anno era “A puésia du nòsciu mangiô”. Le poesie sono arrivate da tutta la Liguria, 22 gli autori che hanno presentato 28 elaborati

bellissimi frazione dolcedo

Dolcedo. Domenica 5 agosto dalle 15,30 sulla piazzetta della chiesa di Bellissimi si è svolta la cerimonia di premiazione del concorso di poesia dialettale Bellissimi Versi 2018, giunto alla nona edizione. Il tema di quest’anno era “A puésia du nòsciu mangiô”. La poesia nel nostro mangiare di oggi e di ieri. Dai ravioli al brodo d’uovo, in città o in campagna, nei giorni di festa o di lavoro.

Le poesie sono arrivate da tutta la Liguria – 22 gli autori che hanno presentato 28 elaborati.
 Le poesie premiate sono state lette dagli stessi autori e la lettura alternata a brani musicali eseguiti dall’arpista Marcella Grossi e dalle sue allieve Kristel Calvi, Anna Colagiovanni ed Angela Rametta.

E’ intervenuto alla cerimonia Giuseppe Ghiglione, delegato dell’Accademia della Cucina Italiana per la Riviera dei Fiori. 
I componimenti, scritti nei variegati dialetti della Liguria, sono stati giudicati da una giuria ufficiale di esperti composta da cinque giurati: Brosini Patrizia, Rosafio Gabriella, Amoretti Roberto, Rebuttato Diego e Trincheri Natale Giovanni (Natalìn) Presidente e Segretario.

Un ulteriore premio è stato assegnato con il responso di una giuria popolare dopo aver ascoltato la lettura delle poesie ed espresso il proprio giudizio nella serata di giovedì 2 agosto.
 Un sentito ringraziamento al Comune di Dolcedo per il patrocinio concesso e agli sponsor Frantoio Ghiglione, Fratelli Carli, Blumen Riviera, CIA – Confederazione Italiana Agricoltori e all’Accademia della Cucina Italiana delegazione della Riviera dei Fiori.

Ecco la graduatoria, i premi ed i titoli delle opere premiate:

Alle due poesie provenienti dal basso Piemonte (Garessio)

“Sc-tèsu dijnò piajnì divèrsci” di Romano Nicolino

“Santo u mangiò san” di Gian Paolo Canavese

Due confezioni di olio della ditta Salvo di Imperia

Premi accademia

offerti dall’Accademia italiana della cucina – Consegnati dal delegato Giuseppe Ghiglione –

5) “Pumate frite”

di Pierina Giauna in dialetto di Ventimiglia;

4) “A pasta”

di Sandro Oddo in dialetto di Triora;

3) “Pan e pumata”

di Gianna Rebaudo in dialetto di Badalucco;

2) “U menestròn”

di Francesco Bianchi in dialetto di Oneglia;

1) “Uive afaae”

di Mino Beghello in dialetto di Taggia

Premio per la miglior poesia dedicata al pane

“U pàn da-a nona Angeȓina”

di Rinaldo Negri in dialetto di Carpasio –

Premio giuria popolare (Voto della popolazione di Bellissimi dopo aver ascoltato la lettura delle poesie)

“Uive afaae”

di Mino Beghello in dialetto di Taggia –

Pacco prodotti della Ditta Carli di Imperia

Terzo premio 

“U Paadizu de Millé u Buzzu”

di Laura Marvaldi in dialetto di Borgomaro

Pacco prodotti del Frantoio Ghiglione di Dolcedo

Secondo premio 

“Pumate da sognu”

di Aldo Bottini in dialetto sanremasco

Pacco prodotti del Frantoio Ghiglione di Dolcedo

Primo premio

“Scialase cun pocu”

di Mauro Macario in dialetto di Soldano

Pacco prodotti del Frantoio Ghiglione di Dolcedo

A tutti i partecipanti è stata offerta una serie di riproduzioni di acquerelli dell’artista locale Pierangela Fierro Trincheri inerenti il tema del concorso.

Durante il rinfresco finale con deliziose specialità locali si è bevuto il prestigioso vino “Rose Rosse se…” della ditta “Maixei” di Dolceacqua – offerto dalla CIA – Confederazione Italiana Agricoltori di Imperia.

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