In manette

Criminale egiziano fermato a Ventimiglia dalla Polizia di Frontiera

Il 7 agosto ha rapinato un 24enne romano

Ventimiglia. Un egiziano di 22 anni, illegale in Italia dal 2012, è stato fermato dagli agenti della Polizia di Frontiera a Ventimiglia dopo che lo straniero, dal “curriculum” criminale notevole considerata la giovane età, era stato respinto dalla Francia.

Rapina, spaccio di stupefacenti, rissa: sono numerosi i reati commessi negli ultimi anni dall’egiziano. L’ultima rapina, che aveva fortemente traumatizzato un romano di soli 24 anni, risale alla notte del 7 agosto quando la vittima, in compagnia della fidanzata, si stava recando ad un Mc Donald’s del centro di Roma. La giovane coppia era stata seguita da due stranieri, tra i quali l’egiziano  che, dopo aver offerto della droga, ha cinto con forza il collo del ragazzo per poi strappargli, con inaudita violenza, la collana d’oro che indossava.

Malgrado l’immediato intervento della volante della Polizia, dei due stranieri si era persa ogni traccia. L’egiziano si era messo in viaggio e, a bordo di un treno, aveva cercato di raggiungere Mentone ma è stato respinto dagli agenti francesi. Quello che sembrava essere uno dei tanti stranieri respinti al confine si è però rivelato essere un pericoloso criminale. Non è bastato, ad evitargli il fermo, fornire false generalità agli agenti, abituati ad andare “oltre” le apparenze.

Sottoponendo l’egiziano a fotosegnalamento con riscontro AFIS e ad una serie di verifiche, gli agenti al comando del dottor Martino Santacroce hanno scoperto l’identità dell’uomo, giunto in Italia illegalmente nel novembre del 2012 (a soli 16 anni), si era stabilito a Roma e da lì, aveva iniziato il suo “percorso” criminale. Appena maggiorenne, era stato tratto in arresto dalla Polizia ferroviaria romana per spaccio di stupefacenti, reato che aveva continuato a perpetrare nel corso degli anni. Allo spaccio aveva aggiunto varie rapine, aggravate dall’estrema violenza e ausilio di coltelli o oggetti atti ad offendere. Anche le violenti risse a cui prendeva parte senza esitazione, avevano fatto di lui un personaggio particolarmente pericoloso.

Visto i precedenti del giovane, gli ufficiali di Polizia Giudiziaria della Polizia di Frontiera, hanno emesso nei suoi confronti apposito fermo di indiziato di delitto: procedura a carattere quasi straordinario, che consente di procedere in casi di particolare urgenza e importanza. Al termine, lo straniero è stato trasferito al carcere di Imperia a disposizione della autorità giudiziaria.

“I risultati conseguiti sono il frutto del costante impegno profuso dai miei uomini”, ha dichiarato il dirigente Santacroce, “Quotidianamente impegnati nell’espletamento dei compiti di istituto. Hanno dimostrato, ancora una volta, elevata professionalità e grande specializzazione, soprattutto nella fase del riconoscimento del soggetto tramite minuziose indagini”.

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