"il capitano"

Bordighera, tre anni fa se ne andava Giancarlo Golzi

Il ricordo di Maurizio Lorys Scandurra, giornalista e critico musicale

Bordighera. Era la sera del 12 agosto del 2015 quando un improvviso infarto strappò alla vita Giancarlo Golzi, storico fondatore, batterista e leader dei Matia Bazar.

Una morte inaspettata, che giunse come un fulmine a ciel sereno proprio durante le celebrazioni del quarantennale dell’amatissima band di ‘Vacanze Romane’, che si trovava in tour in tutta Italia per quelle che si preannunciava un’estate ricca di date.

Il ricordo delicato e appassionato di Maurizio Lorys Scandurra, giornalista e critico musicale che lo ha conosciuto, e sempre largamente apprezzato:

“Un avvenimento sconvolgente, che consegnava per sempre alla storia della musica uno fra i migliori drummer di sempre. Un uomo che creava arte e magia pura sui tamburi, capace di virtuosismi e finezze allo strumento che in Italia sapevano fare solo altri veri grandi come lui del mestiere, come Tullio De Piscopo e Franz Di Cioccio della PFM.

Una persona garbata e competente, innamorata all’inverosimile della Riviera, Sanremo – dove nacque – e di Bordighera, ove invece abitò sino all’ultimo giorno: tutte località che ha portato trionfalmente in giro per il mondo – insieme a Genova, ove iniziò la favola Matia Bazar – facendole conoscere ovunque grazie al frutto di una vita di sacrifici, duro lavoro e grandi successi sia con il Museo Rosenbach, affermato gruppo prog-rock ligure stimato e conosciuto a livello mondiale, che con i Matia Bazar stessi, di cui attraversò tutte le stagioni, compreso il difficilissimo passaggio proprio 20 anni fa – il 9 luglio 1998, sempre d’estate – dovuto alla scomparsa del bassista e amico di una vita Aldo Stellita, con cui ha sempre costituito una validissima sezione ritmica.

Oggi Giancarlo rivive nelle parole che durante i loro concerti gli dedicano i suoi amati compagni di viaggio, tra cui la vocalist Silvia Mezzanotte, cui lo legava una profondissima e sana amicizia, e Fabio Perversi come lei divenuto ‘Matia’ nel 2000 (e oggi leader della band), nella formazione che riconsacrò il carisma del gruppo dal Terzo Millennio sino al momento della partenza di Giancarlo Golzi alla volta dei cieli, regalando sino a quel fatidico giorno capolavori assoluti come ‘Brivido Caldo’, ‘Non abbassare gli occhi’ e ‘Messaggio d’amore’, con cui vinsero nel 2002 il ‘Festival di Sanremo’.

Alla famiglia del ‘Capitano’ sempre amato e altrettanto indimenticato – la moglie Myriam Varianti e il figlio Davide -, come sempre l’abbraccio più affettuoso e grande. Ai nuovi Matia Bazar e a tutti gli ex componenti che si sono avvicendati nella line-up del gruppo, l’augurio di continuare a tener vivo il ricordo di Giancarlo, del suo garbo e della sua professionalità, fuori e dentro il palco”, conclude Maurizio Scandurra.

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