Oltre il muro del suono

Da Sanremo al Giappone e il Sud America nel segno del metal

Nati nella città dei fiori nel 2007, oggi gli Skeletoon stanno scalando le vette del successo internazionale

Sanremo. Mettendo il naso fuori dai confini nazionali, di sorprese se ne trovano sempre tante e molto spesso capita di vedere scritto un nome italiano che campeggia sui cartelloni di teatri, stadi, arene. Un nome il più delle volte da noi sconosciuto se non, addirittura, ignorato, ma lì di clamoroso richiamo. È il caso degli Skeletoonnerd metal band “made in Sanremo” che a Sanremo vive e suona e lavora quasi nell’anonimato mentre all’estero, al contrario, gode di un seguito considerevole.

Nati nel 2007 come tributo Helloween, gli Skeletoon (fino al 2014 Jack O’Lantern) sono i sanremesi Tomi Fooler (voce), Carlo Andrea “Roxy” Dho (basso), Fabrizio “Blackie” Taricco (chitarra), e i genovesi Enrico “Sydoz” Sidoti (batteria) e Andrea “K” Cappellari (chitarra).  All’attivo hanno due album: “The curse of the avenger” (2015) e “Ticking clock” (2016) che, entrambi usciti per Revalve Records, raccontano l’incompresa quotidianità di un giovane nerd. Ma se il primo, personale espressione dell’happy metal di scuola teutonica, si presenta come un diario o meglio un manuale di sopravvivenza del piccolo nerd, nel secondo, vero e proprio concept album, si assiste a un’evoluzione del protagonista contrassegnata da momenti sonoramente più oscuri.

Sia “The curse of the avenger” che “Ticking clock” vantano al loro interno ospiti internazionali e internazionali sono soprattutto i loro ammiratori, dall’Europa al Sud America e il Giappone Come spiega il padre degli Skeletoon, il frontman Tomi, «il metal in Italia è un genere un po’ trascurato. Salvo qualche rara eccezione, non ha mai avuto grande fortuna. Le ragioni sono tante, a cominciare dal forte impatto delle sonorità, difficili per l’ascoltare medio, fino all’assenza di strutture idonee alle esibizioni. Questo in Italia e ancor più in una realtà quale la provincia di Imperia. Tuttavia non ci lamentiamo, lo abbiamo sempre saputo e fin dalla formazione della band abbiamo sempre guardato all’estero. Abbiamo appena concluso un tour europeo. Abbiamo suonato in Spagna, in Inghilterra, in Svizzera, in Francia e anche in Russia. Abbiamo poi un fan club in Giappone e uno in Sud America. Come siamo arrivati fin laggiù? Grazie all’apertura dei nostri dischi a grandi artisti stranieri». Solo per citarne alcuni, in “The curse of the avenger” troviamo Roland Grapow (Masterplan) e Guido Benedetti (Trick or Treat), mentre in “Ticking clock”, Jonne Järvelä (Korpiklaani) e Jens Ludwig (Edguy).

Special guest si troveranno anche nella terza e ultima fatica discografica degli Skeletoon, “They Never Say Die”. «Il nuovo album – evidenzia Tomi – uscirà nei primi mesi del 2019. Questa volta sarà un tributo a “The Goonies”, film cult degli anni Ottanta che ha appassionato intere generazioni con la sua caccia al tesoro. Il disco è nato grazie a una campagna di crowdfunding che ci ha sbalordito: in appena dieci giorni, sui sessanta previsti, abbiamo superato i 4mila euro, il ché attesta la fiducia che il pubblico ha nei nostri confronti». Del resto “They Never Say Die” è considerato dal gruppo come uno dei suoi lavori «più epici, il più orchestrato, grazie alla fusione di velocità, energia e arrangiamenti decisamente sinfonici. Tutti i brani, inoltre, sono dedicati a un capitolo del film e possono essere letti a più livelli, così che ciascuno, né i power metallers né i nerd né, tantomeno, gli ascoltatori comuni, anche quelli più romantici, ne escano delusi».

Alcune canzoni di “They Never Say Die” saranno presentate in anteprima al “Metal for Emergency”, in programma il prossimo 4 agosto a Filago. «È la prima volta che prendiamo parte a quest’importante kermesse a scopo benefico riservata a band di rilievo nel panorama metal italiano e non. Siamo molto orgogliosi di essere stati chiamati a partecipare, oltretutto ci esibiremo insieme ai leggendari Sepultura e questo ci rende ancora più soddisfatti del lavoro che stiamo portando avanti», conclude la voce della metal band sanremese, progettando un nuovo tour per incontrare i suoi fan dall’altra parte del mondo.

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