Museo girolamo rossi

Ventimiglia, inaugurazione della mostra “I Pastori della Valle delle Meraviglie”

Di Sergio "Ciacio" Biancheri

Ventimiglia. Giovedì 26 aprile alle ore 16, il Museo Civico Archeologico “Girolamo Rossi” (MAR) e la Sezione Intemelia dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura della Città di Ventimiglia e la Fondazione Livio Casartelli-Ippolita Perraro, inaugurano, nelle Sale del nuovo percorso espositivo al piano -1 del Museo, la mostra I Pastori della Valle delle Meraviglie di Sergio “Ciacio” Biancheri, uno dei più importanti e poliedrici artisti del Ponente ligure.

Dopo i saluti delle Autorità, Davide Tepasso, critico d’arte nonché compositore affermato e Diego Rossi, storico del territorio, presenteranno Sergio Biancheri e l’esposizione di opere scelte dalla sua produzione degli ultimi anni composta da statuette in terra cotta e alcune tele.

Nelle sale dedicate alla Valle delle Meraviglie le sue piccole gigantesche figure uscite dall’argilla, come sogni nati da un’epoca remota e fantastica, pastori di miti giunti da un’epoca d’oro, si confrontano in un dialogo serrato con i calchi dei graffiti realizzati dai pastori sulle rocce del Monte Bego in epoca preistorica e protostorica; nel percorso ci accompagnano alcuni suoi quadri da dove la luce emerge da squarci, che come ferite emergono da un subconscio remoto, specchio di un animo sensibile e profondamente umano, legato al sole del nostro orizzonte e al mare che ci si perde. Un artista, Ciacio, come pochi che raccoglie l’eredità di grandi contemporanei senza cadere nell’imitazione, ma sviluppando una propria strada che lo porta a toccare le emozioni più profonde, senza mai lasciarci nell’angoscia, ma accompagnandoci con un sentito messaggio di serenità e speranza nella dimensione umana.

Sergio Ciacio Biancheri nasce a Bordighera nel 1934 dove tuttora vive. Ha studiato pittura e scultura con Roman Bilinsky e Giuseppe Balbo. Nel 1960 è stato insignito del Premio San Fedele di Milano per la giovane pittura italiana. Ha studiato nudo all’Accademia di Brera e all’Ecole des Arts Plastiques de Monaco e litografia a La Spirale di Milano. Dal 1970 si dedica anche alla scultura. Dal 1985 agli inizi del 1993 è stato presidente ed animatore dell’Accademia Riviera dei Fiori “G. Balbo”, a Bordighera.

Dal 1993, in seguito all’incontro con la ceramista americana Daphné Corregan, avvenuto a Monaco, si dedica anche alla scultura ceramica. Sue opere figurano in collezioni pubbliche e private sia in Italia che all’estero. Ha collaborato con artisti come Ennio Morlotti, Guido Seborga, Michel Isnard, e ha intrattenuto rapporti di amicizia e corrispondenze con letterati e intellettuali come Francesco Biamonti, Sebastiano Vassalli, Paola Mallone.

La mostra sarà visitabile negli orari del Museo fino al 12 maggio 2018.

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