Il racconto

Sanremo, intuito e sangue freddo: ecco come gli agenti della Polstrada hanno catturato il detenuto fuggitivo

Un inseguimento a piedi di circa 400 metri, poi il 25enne si è arreso senza opporre resistenza

Sanremo. Hanno riconosciuto il fuggitivo da un particolare: la felpa che teneva sui polsi per nascondere le manette. E’ così che l’assistente capo Luca Michelis e l’agente Daniele Curasì, in forza nella Polizia Stradale di Sanremo, hanno catturato Abdelhamid Salemi, il 25enne marocchino detenuto nel carcere di Valle Armea che ieri mattina è fuggito nel piazzale antistante l’ospedale Borea di Sanremo, dove era stato accompagnato insieme ad altri tre detenuti per una radiografia.

“L’attenzione posta in essere dagli operatori”, ha dichiarato il vice questore Gianfraco Crocco, comandante della Polstrada, “Ha portato alla cattura del fuggitivo. La nota di ricerca subito diramata dalla Questura è stata recepita dagli agenti che hanno individuato il detenuto, assicurando alla giustizia una persona particolarmente violenta e pericolosa, arrestata dalla squadra mobile di Genova nel 2012 per aver rapinato e tentato di uccidere alcuni giovani all’uscita di un locale notturno”.

“Abbiamo visto un magrebino in corso Cavallotti”, hanno raccontato gli agenti, “Aveva le mani nascoste da una felpa e abbiamo intuito che potesse trattarsi del fuggitivo visto che nella nota era scritto che poteva avere una felpa. Ci siamo subito messi all’inseguimento a piedi”.

Dopo una corsa di 400 metri, Salemi è stato raggiunto dai due uomini, e si è giustificato dicendo che era andato a fare un giro. Non ha proferito nessun’altra parola. Restano dunque da ricostruire le circa dieci ore di latitanza.

Stando a quanto ricostruito fino ad ora, il detenuto è fuggito dal piazzale antistante la sala raggi, dopo essere sceso dal mezzo. Ha dato uno spintone alla scorta, si è divincolato ed è fuggito. Grazie alla giovane età e ad un fisico prestante, il marocchino è riuscito ad arrampicarsi sulla rete che delimita il parcheggio dell’ospedale. Qui è stato raggiunto da un agente della polizia penitenziaria che lo ha afferrato dai piedi, ma è stato colpito da un violento calcio che gli ha causato una prognosi di quindici giorni. A quel punto l’uomo è riuscito a scappare lungo via Volta e a darsi alla macchia.

 

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