La dichiarazione

Lotto 7, PD Sanremo: “Non può esistere e non dovrebbe nemmeno essere citato”

"Ci impegneremo sempre di più, nei mesi a venire, su questa importante questione, e ci dichiariamo disponibili a dialogare su questo tema con tutte le altre organizzazioni politiche e sociali"

discarica lotto 6 generica

Sanremo. Il Partito Democratico di Sanremo si esprime sulla questione del lotto 7:

E’ stato paventato nei giorni scorsi da alcuni amministratori locali il rischio di un fantomatico “lotto 7” di Collette Ozzotto. Il presidente della provincia ha risposto garantendo che i tempi di realizzazione dell’impianto di riciclaggio/smaltimento di Colli sono compatibili con le disponibilità di stoccaggio ancora esistenti nel lotto 6, salvo poi lamentare il grave ritardo accumulato da alcune amministrazioni comunali (sostanzialmente gli ambiti ventimigliese, imperiese e dianese, cioé gli ambiti meno interessati dal problema di Collette Ozzotto) nel raggiungere percentuali significative di raccolta differenziata . Infatti si salvano solo i sub-ambiti sanremese e taggese – in cui hanno introdotto il “porta a porta” tutti i comuni più popolosi quali Sanremo, Taggia, Riva Ligure, Santo Stefano, oltre che quasi tutti i comuni più piccoli – nonché il comune di Bordighera e pochi altri comuni di minore dimensione.

Questo dibattito non ci convince perché in merito al Lotto 6 della discarica di Collette Ozzotto, già precedentemente approvato dall’allora centrodestra in ATO e in Provincia, ricordiamo che con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 22 del 2014 fu inserita grazie al PD la clausola secondo la quale il lotto 6 doveva essere l’ultima discarica a insistere su tale zona. Ovviamente questo blocca qualsiasi ipotesi di lotto 7, che pertanto non può esistere e quindi a nostro avviso non dovrebbe essere nemmeno citato, poiché ogni eventuale deliberazione contraria sarebbe illegittima per contrasto con atti vincolanti precedenti.

Il PD condividendo le stesse preoccupazioni espresse dal presidente della provincia sui ritardi nell’introduzione del “porta a porta” nel ventimigliese, imperiese e dianese, a cui si aggiungono le eventuali difficoltà di carattere giuridico (opposizioni, ricorsi) che il progetto potrebbe ancora incontrare e di cui è opportuno tener conto e dell’imponenza (70 milioni di euro) delle risorse economiche da reperire per la sua realizzazione lamenta che nell’ancora lungo periodo necessario alla realizzazione dell’impianto (nella migliore delle ipotesi altri tre anni) la frazione umida/organica raccolta con il “ porta a porta “ (solo a Sanremo 5.000 tonnellate/anno) debba essere smaltita fuori provincia, oggi all’estero, con costi troppo elevati e che vi sia totale assenza di proposte per risolvere questa problematica, per cui ritiene sia ormai tempo di pensare alla realizzazione di un impianto “ponte” per il trattamento della frazione umida/organica in coordinamento con l’impianto finale previsto.

Il PD di Sanremo ritiene che i comuni che hanno sul loro territorio, direttamente od indirettamente, gli impianti di smaltimento, principalmente Sanremo e Taggia, abbiano fatto la loro parte, sia sopportando i costi ambientali della discarica, sia con il raggiungimento di ottime percentuali di raccolta differenziata (Sanremo 60 %, Taggia oltre 70 %); oggi tocca ad altri farsi carico dell’eventuale futuro problema . Il PD di Sanremo si impegnerà sempre di più, nei mesi a venire, su questa importante questione, e si dichiara quindi disponibile a dialogare su questo tema con tutte le altre organizzazioni politiche e sociali”.

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