Primo grado

Accusati di aver massacrato di botte un gruppo di turchi a Ventimiglia Alta: per sette imputati arriva l’assoluzione

Il 7 marzo del 2010 cinque turchi erano stati pestati a sangue nel campetto di calcio del centro storico

tribunale

Imperia. Si è chiuso, davanti al giudice monocratico Massimiliano Botti, con cinque assoluzioni per non aver commesso il fatto e altre due assoluzioni per intevenuta prescrizione il processo per lesioni gravi che ha portato alla sbarra un gruppo di calabresi accusati di aver massacrato di botte, con spranghe e bastoni, cinque immigrati turchi. Il fatto era avvenuto il 7 marzo del 2010 presso il campetto di calcio del centro storico di Ventimiglia quando il giorno dopo una lite banale presso un bar di Ventimiglia Alta, cinque turchi vennero assaliti e riportarono lesioni gravi, con prognosi dai 20 ai 30 giorni per diverse tipologie di trauma.

A richiedere l’assoluzione degli imputati è stato lo stesso pubblico ministero, Tiziana Berlinguer. Nel corso del processo è infatti emerso che nessuno dei turchi ha riconosciuto i sette imputati e che le indagini si basarono sostanzialmente sulle immagini riprese da una telecamera situata a trecento metri dal luogo dell’aggressione.

Per lo stesso episodio, sono stati invece precedentemente condannati quattro ventimigliesi.

 

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