Sociale

Pompeiana, istituita una “via che non esiste” per dare residenza anagrafica ai senza fissa dimora

Il sindaco Pasquale Restuccia alle prese con il problema sbandati

pompeiana

Pompeiana. Prende il nome di “Largo Comunale” e coincide con via del Portico, dove ha sede il Comune, il civico “territorialmente non esistente”, com’è stato definito nel documento approvato dalla giunta pompeianese.

La delibera, strano ma vero, si è resa necessaria perché ultimamente c’è stato un incremento di persone non originarie della zona che sono finite a bussare alla porta del sindaco Pasquale Restuccia, in cerca di un aiuto.

“Se volevamo dar loro la possibilità di accedere ad una borsa lavoro – spiega il primo cittadino – o partecipare ad un bando per la consegna di alloggi popolari, la legge prevede che a fare domanda debbano essere persone iscritte all’anagrafe cittadina.

L’ultimo caso riguarda un giovane ragazzo italiano, che viveva da tempo in condizioni molto precarie, di cui il paese si è preso cura finché ha potuto. Con gli uffici abbiamo trovato questo escamotage, creando per delibera una via che non esiste nella realtà, ma dove formalmente i senza fissa dimora possono prendere residenza.

Ora abbiamo una base giuridica in più per aiutare quei soggetti che vivono in condizioni estreme, purtroppo numerosi anche nel nostro borgo di quattro anime.

Visto che siamo tenuti ad accogliere gli extracomunitari – conclude Restuccia – mi è sembrato giusto dare priorità anche ai nostri connazionali.

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