Niente paghetta?

Santo Stefano al Mare, 13enne anglosassone cerca lavoro: forse lui e i genitori non sanno che in Italia è illegale

Pulisce giardini, piscine e porta a spasso il cane

Santo Stefano al Mare. Quando i genitori non danno la paghetta i ragazzini si arrangiano da soli. Succede che, nelle buche delle lettere di diverse ville della cittadina rivierasca, sia comparso un biglietto a firma di un 13enne, il quale si offre di fare piccoli lavoretti dopo la scuola e nei fine settimana.

Il nome suona anglosassone e il personaggio, secondo alcune verifiche fatte, sarebbe reale. Le prestazioni offerte vanno dal pulire giardini e piscine fino a portare a spasso il cane. Forse il giovanissimo (e i suoi genitori) non sanno però che, avendo il soggetto meno di 14 anni, quello che si potrebbe configurare nel momento che questo novello Charlie Brown inizi, ad esempio a vendere limonata a bordo strada, sia il reato di “sfruttamento del lavoro minorile”. Certo, in questo caso non si tratta delle più bieche delle situazioni con il ragazzino che va in miniera, ma certamente legale in Italia non è. Forse mamma e papà che parlano la lingua di Shakespeare hanno peccato solo di ingenuità o di carenza di controllo della prole. Quel che è certo è che è meglio che nessuno risponda alla richiesta di lavoro.

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