L'intervento

Consiglio comunale a Sanremo, Fratelli d’Italia: “Era necessario intervenire”

"L’impegno a riportare le superfici alla norma Nazionale ha molteplici sfaccettature e, il caapogruppo Luca Lombardi le ha espresse con chiarezza e puntualmente alla Giunta ed al consiglio comunale"

Sanremo consiglio comunale su biodigestore 3 maggio 2017

Sanremo. “Ieri sera il consiglio comunale di Sanremo avrebbe dovuto esprimersi esclusivamente sul recepimento del regolamento edilizio tipo, emanato dalla Regione Liguria con le modalità e sulla base delle intese fra Governo, Regioni, Province ed Enti Locali al fine di semplificare ed unificare le norme che regolano questo settore.

Questa almeno era l’intenzione dell’amministrazione Biancheri, ma a nostro avviso era necessario intervenire per dare un segnale importante ad un settore in difficoltà come l’edilizia. Non vogliamo entrare nel merito della gestione della pratica, consci che i Comuni avevano 180 giorni di tempo per adeguare tale documento e siamo arrivati in zona cesarini. Non ci interessano le polemiche ma ci interessano i fatti!

Già dal 2014, nel programma elettorale del candidato sindaco Berrino era stato preso tale impegno. Un impegno che, fra le altre cose, prevedeva la necessità di riportare le superfici minime degli alloggi residenziali alla norma di Legge Nazionale che fissa 28,00 mq (monolocali) e 38,00 mq (bilocali), mentre al momento gli appartamenti non possono essere inferiori a 40,00 mq.

L’impegno a riportare le superfici alla norma Nazionale ha molteplici sfaccettature e, il caapogruppo Luca Lombardi le ha espresse con chiarezza e puntualmente alla Giunta ed al Consiglio Comunale, sottolineando i rilievi positivi e le ricadute che questa norma porterebbe ai Cittadini, agli operatori del settore ed al Comune stesso. Non si può non rilevare che sono le regole del libero mercato e la domanda di alloggi con superfici inferiori a quelle individuate nel Regolamento Edilizio vigente, a determinare la scelta dell’imprenditore di realizzare abitazioni adeguate alle necessità sociali degli acquirenti, mentre un’eventuale inadeguatezza degli alloggi rispetto alle richieste del mercato, comporta un naturale squilibrio nell’offerta delle tipologie edilizie e che tale libertà non può essere limitata o compressa.

Una libertà che riscontriamo non solo nel mercato immobiliare ma anche a fronte della possibilità di suddividere le unità immobiliari per creare un’abitazione per un famigliare che ne è sprovvisto o, in alternativa, per ricavarne un reddito affittandolo a terzi. Questo, in sintesi, è ciò che ci ha spinto a formalizzare l’ordine del giorno che ieri, con nostra soddisfazione è stato approvato dal Consiglio comunale” – afferma il segretario cittadino Michele Gandolfi.

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