La dichiarazione

Liguria, Paita e Lunardon del Pd “La regione non investe neppure un euro nell’acquisto di nuovi treni”

"Il cofinanziamento richiesto dallo stato per usare i fondi stanziati dal governo la giunta lo scarica direttamente sul contratto di servizio"

Riviera 24 - Nuovi treni

Genova. “La Regione non coglie appieno la grandi opportunità offerte dal Governo sull’acquisto di nuovi treni e resta in una posizione di debolezza nei confronti di Trenitalia, perché scarica sull’azienda i costi del rinnovo del materiale rotabile”. A dirlo sono i consiglieri regionali del Pd Raffaella Paita e Giovanni Lunardon. “Abbiamo presentato un’interrogazione – spiegano i due esponenti del Partito Democratico – per chiedere all’assessore Berrino cosa intenda fare la Regione Liguria di fronte a due stanziamenti importanti e senza precedenti nel recente passato per il rinnovo del materiale rotabile. Parliamo del piano nazionale deliberato dal Cipe (800 milioni di euro, di cui 7 per la Liguria) e del fondo stanziato ad agosto dal Ministero dei Trasporti (640 milioni di euro, di cui 32 per la nostra regione). Si tratta di due piani pluriennali per l’acquisto di nuovi treni, che però prevedono un cofinanziamento del 40% da parte della Regione. In sostanza l’investimento minimo totale sarebbe di 64 milioni di euro di cui 40 di fondi statali e 24 di fondi regionali, che consentirebbe l’acquisto di 8-10 convogli”.

“Ma se Berrino ha dichiarato in aula di aver già risposto al primo bando e di essere intenzionato a rispondere anche al secondo, continuano Paita e Lunardon “il problema è da dove la Regione intenda reperire i finanziamenti per il suo 40%. L’assessore ha detto di volerli prendere dal contratto di servizio di Trenitalia e quindi è intenzionato a far pagare i convogli all’azienda, senza investire fondi propri. In questo modo i nuovi treni cofinanziati dallo Stato per il 60% diventeranno di proprietà di Trenitalia e la Regione non solo avrà un minore potere contrattuale con l’azienda con cui sta firmando un contratto di 15 anni, ma toglierà anche risorse a quello stesso contratto, e quindi potrà investire meno sul servizio. Eppure Toti – concludono Paita e Lunardon – aveva detto, appena insediato, che avrebbe comprato, con le risorse europee Fsc, nuovi treni; invece la Giunta usa i fondi statali e chiede il resto a Trenitalia, senza metterci neppure un euro.”

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