Questione rifiuti

Guerra dei rifiuti tra Andora e Diano Marina, sindaci ai ferri corti

Il sindaco Chiappori ha dichiarato nuovamente la propria contrarietà, malgrado quanto già deciso dalla maggioranza dei comuni

Giacomo Chiappori

Diano Marina. “L’iter per il progetto per il servizio di raccolta rifiuti del bacino Andorese e Dianese applica la normativa, è trasparente e condiviso dalla maggior parte dei comuni. Diano Marina, smetta di fare i capricci. Sette comuni hanno approvato a maggioranza il progetto definitivo per il servizio di raccolta e trasporto rifiuti solidi urbani del Golfo Dianese e Andorese. I cittadini attendono una raccolta innovativa, che potenzi la differenziata e che risponda alle esigenze attuali dei loro territori. Visto che, a parte i toni altisonanti dei suoi interventi, le motivazioni di Chiappori, a sostegno dell’affidamento in house del servizio, sono apparse deboli e non se ne vedono i vantaggi concreti, chiedo alla Provincia di Imperia di autorizzare i comuni disponibili, a proseguire la gestione associata in autonomia, in modo che si possa indire subito la gara, senza perdere altro tempo. Abbiamo applicato la normativa alla lettera, questo stallo è inaccettabile “. Così Mauro Demichelis, sindaco di Andora e presidente dell’Unione Valmerula e Montarosio, al termine dell’ennesima riunione che si è svolta questa mattina in Provincia di Imperia, per discutere in merito alla convenzione per indire la gara del servizio di raccolta e trasporto rifiuti dell’Ato imperiese.

Il progetto definitivo è già stato approvato, a maggioranza, il 4 settembre scorso con il voto favorevole di Andora, Cervo, Cesio, Chiusanico, San Bartolomeo al Mare, Stellanello e Testico. Astenuti i comuni di Villa Faraldi e Diano Arentino che, dopo un approfondimento, si erano dichiarati pronti alla discussione in merito alla convezione per indire la gara. Nel corso della riunione odierna, il sindaco di Diano Marina Giacomo Chiappori, ha dichiarato nuovamente la propria contrarietà, malgrado quanto già deciso dalla maggioranza dei comuni. Il progetto di gestione condivisa del servizio, infatti, è partito nel 2016, con l’invito della Provincia di Imperia all’Unione Valmerula e Montarosio, ad accogliere anche i comuni dell’Ato imperiese per attuare ciò che sarebbe divenuto obbligatorio e operativo nel 2020. Il Comune di Andora fu individuato come capofila, col pieno accordo di tutti i partecipanti. Dopo la firma del primo schema di convenzione, l’iter è proseguito, secondo la normativa regionale, che prevede l’approvazione del progetto definitivo e la scelta della modalità con cui affidare il servizio. Diano Marina, aveva proposto di realizzare una società in house per la gestione diretta, ma il 23 giugno, la maggioranza dei comuni, ha votato e deciso di bandire una gara, preferendola alla società a partecipazione pubblica.

Andora ha messo a disposizione la competenza dei propri uffici, tempo e risorse e non è disposta a tollerare questo stallo che, malgrado i ricorsi, non ha concreti motivi tecnici”, prosegue Demichelis,  “La sostanza dei fatti è questa. Sette comuni del Bacino Dianese e Andorese, il 23 giugno, hanno votato, come da norma di legge, per bandire una gara pubblica per l’affidamento del servizio, che garantisca velocità e controllo diretto. Il 4 settembre scorso, è stato approvato a maggioranza il progetto definitivo. Mi ripeto: qui c’è in ballo una diversa prospettiva sulle cose. Andora ha accettato perché era interessata a creare un servizio di raccolta rifiuti efficiente, senza dare vita al solito carrozzone che dispensa poltrone, come sono state in passato alcune società a partecipazione pubblica. La Provincia di Imperia si assuma le sue responsabilità, tuteli gli interessi dei cittadini e dei comuni che, secondo quanto prevede la legge, hanno intrapreso questo cammino con l’obiettivo di ottenere servizi migliori per i loro territori“.

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