L'intervento

Diano Marina e la Gm, Basso: “Vendere le quote della Gm è la legge che lo impone”

La strada percorribile per l'ex sindaco è quella di vendere le quote della Gm e creare una società per porto e parcheggi

angelo basso

Diano Marina. Le partecipate rischiano di “inguaiare” il Comune. Pratica delicata che è approdata l’altra sera in consiglio comunale. E se Michele Calcagno di Diano Riparte ha preferito astenersi sull’argomento, Angelo Basso ha manifestato tutta la sua contrarietà e spiega il perchè: “Semplice. Perché si viene a sanare una palese e grave omissione, ma per il contenuto dell’articolo 2 dello statuto che parzialmente è in contrasto con l’articolo 4, secondo comma, lettera a) della legge Madia. Legge che – ricorda il consigliere di minoranza Angelo Basso (Diano Riparte) – è innovativa rispetto alla normativa precedente e pertanto i pareri ante la stesura della norma, a differenza di quanto sostiene l’assessore Luigi Basso, non hanno alcuna efficacia a meno che non ci siano deroghe o approfondimenti. In quel caso vorrei conoscerne i contenuti”.

Secondo Angelo Basso, ex sindaco della città degli aranci, “la riformulazione delle leggi è di competenza del Parlamento o del Governo e non di organismi che esprimono pareri, compreso anche il Consiglio di Stato”.

Ma Basso va anche oltre. “L’unica strada percorribile è quella di vendere le quote societarie della Gm che, lo ricordiamo, gestisce bar, ristoranti, parcheggi e porticciolo”. E a proposito di parcheggi e approdo turistico l’ex sindaco ricorda che “è possibile creare una società diversa per la loro gestione”.

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