Sanremo. Sicuramente il loro compito non è quello di scrivere in uno splendido italiano, ma quello di curare pazienti e salvare vite. Stiamo parlando di chi lavora nell’ospedale Borea, che, chiunque sia stato, si merita un votaccio, con tanto di errore da matita blu, in ortografia.
In solo due righe, su di un cartello che indicava la strada per raggiungere l’ambulatorio audiometrico, una frase recita: “A detra in fondo al corridio”, “tradotto” logicamente in “a destra in fondo al corridoio”. Certo, una disattenzione può capitare, ma due forse no: soprattutto con i moderni correttori automatici e con la vecchia, cara, sempre odierna buona abitudine di rileggere.
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