Imperia. Il settore agricolo contribuisce in maniera significativa all’economia del nostro sistema paese.
Con 884 mila addetti (divisi quasi a metà tra dipendenti e indipendenti) l’agricoltura (compresi allevamento, silvicoltura e piccola pesca) ha concorso nel 2016 per il 3,9% al totale degli occupati (22,8 milioni) e per il 2% al valore aggiunto dell’intera economia, come anche nel 2015.
Nel quinquennio 2011/2015 il trend infortunistico ha fatto registrare nel settore un andamento positivo: dalle oltre 47mila denunce del 2011 si è passati alle 38mila del 2015 (-19,2%). Più contenuto il calo per le denunce degli infortuni con esito mortale (-9,8%, da 184 decessi a 166). I dati provvisori del 2016, non ancora consolidati, confermano la tendenza al segno meno sia nel complesso delle denunce (-5%) che per gli eventi mortali (-13%).
A livello territoriale sono le regioni del Nord-Est a registrare il maggior numero di denunce: Emilia Romagna e Veneto (rispettivamente 13,2% e 8,8% del totale Italia). Per i casi mortali, si conferma al primo posto l’Emilia Romagna (10,7%), con la Sicilia in seconda posizione (9,0%).
Considerando gli infortuni definiti positivi, si evidenzia come nel 2015 quelli avvenuti in occasione di lavoro in Agricoltura risulti più significativa che nell’Industria e servizi: il 97% contro l’84% per il complesso degli infortuni e l’89% contro il 73% per i casi mortali. Lo scivolamento con 8.358 casi (28,6%) risulta essere nel 2015 la causa principale. In controtendenza il dato riferito alle malattie professionali: dalle 8.034 denunce nel 2011 alle 12.257 del 2015 (+52,6%). (Fonte “Dati INAIL”, marzo 2017)
L’agricoltura, dunque, quale settore di intervento prioritario, di importanza strategica sotto il profilo dell’emergere delle patologie lavoro-correlate collegate, in particolare modo, all’impiego di sostanze chimiche e agrofarmaci, un vero pericolo per la salute e la sicurezza dei lavoratori.
L’uso massivo di tali prodotti ha determinato, nel corso degli anni, la necessità di prevedere – attraverso Regolamenti comunitari – regole e strumenti da adottare nella produzione, uso e consumo degli agrofarmac,i fino al controllo dei residui nelle produzioni agricole e nell’ambiente (aria, acqua, terreno).
Il contributo dell’INAIL regionale reso possibile dalla collaborazione con la Confederazione italiana agricoltori (CIA) della Liguria si struttura attraverso due seminari: a Savona (16 giugno, dalle ore 8.30 alle 17:00) e a Imperia (26 giugno di pari durata).
Le iniziative seminariali – promosse con la partecipazione dell’Asl 1 imperiese, dell’ Asl 2 savonese e dell’Università degli Studi di Genova, Istituto di Medicina del Lavoro – si propongono di fornire alle figure sanitarie conoscenze specifiche per l’individuazione delle malattie professionali riconducibili all’uso improprio degli agrofarmaci.
I pericoli derivanti dall’uso degli agrofarmaci, la formulazione dei prodotti, il significato e l’importanza degli adiuvanti, gli aspetti di interesse clinico e tossicologico nei soggetti esposti, il significato e le ricadute di segnalazione-denuncia di malattia professionale: questi i principali temi di approfondimento che verranno affrontati il 16 giugno a Savona ed il 23 giugno a Imperia.
Il convegno, accreditato con 6,6 ECM, è rivolto a Medici competenti e Medici di Famiglia il cui ruolo è fondamentale per sorvegliare lo stato di salute o malattia del lavoratore in tutto il suo percorso lavorativo e di vita nonché per promuovere interventi di prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali.
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