Tribunale

Imperia, guerra del pesto: assolto il presidente degli industriali Alberti

Una storia finita a palazzo di giustizia e discussa in piú udienze

Alberto Alberti

Imperia. Alberto Alberti, presidente dell’Unione Industriali e patron dell’omonima industria di Pontedassio, era finito sotto processo per la commercializzazione di vasetti di pesto con un marchio che sarebbe stato già registrato da una azienda concorrente.

Oggi il giudice Laura Russo ha deciso per l’assoluzione per Alberto Alberti perché il fatto non sussiste. Al tempo stesso ha condannato la parte civile al pagamento delle spese processuali (quasi scontato il ricorso in appello ndr) e di un cospicuo risarcimento dei danni.

Nell’udienza precedente il legale della Cipressa Sapori, Bruno Di Giovanni, aveva avanzato la proposta di chiudere la vicenda con una remissione di querela. Istanza che tuttavia non è stata accolta dalla difesa Alberti sostenuta dai legali Serena Pilati e Carlo Fossati. Per il loro assistito avevano chiesto non solo l’assoluzione, ma che Alberti venga risarcito dei danni dalla Cipressa Sapori per una somma di 50 mila euro, o in quella diversa somma, maggiore o minore, ritenuta comunque equa, oltre al rimborso delle spese legali sostenute da Alberti.

Una disputa su un marchio utilizzato dall’industria alimentare imperiese, Latte Alberti che si è aperta nei mesi scorsi a palazzo di giustizia a Imperia. Era stato Remo Alberti, proprietario di Cipressa Sapori, azienda concorrente, ora parte civile, ad aver presentato querela ed è riferita al presunto mancato rispetto di una sentenza da parte del Tribunale di Genova di sei anni fa, che stabiliva che Latte Alberti non potesse utilizzare il brand “Alberti” per il pesto, in quanto per quel particolare tipo di prodotto. Il marchio, secondo la querela, era già stato registrato da Cipressa Sapori e non poteva più essere commercializzato.

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