Nuovi sviluppi

Prigioniera a bordo del treno a Ventimiglia, ora c’è l’esposto ai carabinieri

Un reclamo a Trenitalia e alla polizia ferroviaria, ma ad "indagare" sulla vicenda accaduta nella città di confine sono ora i militari dell'Arma

treno

Ventimiglia. Prigioniera un’ora e mezza di un treno arrivato alla stazione di Ventimiglia. Lei, impiegata di un ente pubblico, ha deciso di presentare un reclamo a Trenitalia, ma anche un esposto ai carabinieri “affinché venga fatta piena luce su quanto accaduto nei giorni scorsi sul treno che mi riportava a casa”.

In sostanza la donna, rimasta a bordo del treno dopo essersi appisolata all’arrivo a Ventimiglia, chiede che “il personale di Trenitalia effettui i dovuti controlli prima di scendere dal convoglio e chiuda le porte”. “E’ successo a me ma poteva succedere ad una persona cardiopatica. Se si fosse sentita male per l’agitazione mi chiedo come sarebbe andata a finire”, si domanda l’impiegata ricordando che da tempo viaggia sui treni tra Imperia e Ventimiglia per ragioni di lavoro.

“Pago un abbonamento mensile di 65 euro – racconta – Sono soldi e pretendo un servizio e come me anche altri viaggiatori che hanno avuto il mio stesso problema. Può capitare a chiunque di addormentarsi sul treno ed è inconcepibile rimanere prigionieri un’ora e mezza prima che qualcuno venga ad aprire le porte per farti scendere”. L’esposto è ora nelle mani dei carabinieri di Imperia che informeranno la procura della Repubblica. Probabile che nella vicenda vi siano degli sviluppi.

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