Spy story

Arrestato a Londra il proprietario del “Force India” che era attraccato a Oneglia

Il magnate, uno degli uomini d'affari più ricchi al mondo, ha spostato il suo scafo a Portsmouth

Imperia. Lui era ricercato in tutto il globo. Lo yacht “Force India”, era il marzo dello scorso anno, era ormeggiato nel porto di Oneglia e ora a Portsmouth Una vicenda degna di una spy-story tutta da raccontare quella del magnate Vijay Mallya, 61 anni, team manager della scuderia di Formula 1 ‘Sahara Force India’. La sua latitanza é finita a Londra. Un nome che non è del tutto sconosciuto agli imperiesi. Quando lo yacht era a Imperia lui non era a bordo, ma c’erano i membri del suo equipaggio che avevano avuto la consegna del silenzio sul proprietario.

L’armatore è stato arrestato da Scotland Yard, a seguito di una richiesta di estradizione presentata dal governo indiano. Lo ha reso noto la tv ‘all news’ Times Now. Mallya ha lasciato l’India il 3 marzo 2016 dopo che un gruppo di 17 banche aveva presentato nei suoi confronti una denuncia in tribunale mirante al recupero di prestiti equivalenti a 1,3 miliardi di euro, concessi per finanziare le sue molteplici attività, e soprattutto la compagnia aerea, fallita, Kingfisher Airways.

E lo yacht? Quello era ormeggiato a Oneglia. Uno scafo super lusso battente bandiera maltese. Lungo quasi 50 metri è stato realizzato nel 2007 dalla Overmarine, il cantiere di Viareggio specializzato nella costruzione di scafi curati nei minimi particolari. A bordo, come detto, c’erano solo i membri dell’equipaggio. Non il magnate che secondo la rivista Forbes è la 664ª persona più ricca del mondo, con un patrimonio personale circa 1,5 miliardi di dollari. Possiede anche uno degli yacht privati più grandi del mondo, l’Indian Empress, lungo 97 metri, acquistato dalla famiglia reale del Qatar. 

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