Sospetti

Veleni a Diano Marina, nuove rivelazioni della guardia ambientale accusa: “Io, usato come una pedina sacrificabile”

Il mese scorso era finita sotto processo per aver diffamato il luogotenente dei carabinieri Umberto Salvatico per poi chiedere scusa

GUARDIA AMBIENTALE

Diano Marina. Chissà se la magistratura di Imperia dopo questa lunga serie di denunce sui social deciderà di ascoltare D.F., la guardia ambientale di Diano Marina che da tempo ha innescato una protesta “virtuale” alimentando sospetti e veleni su alcune persone che vivono e lavorano nel Golfo della città degli aranci.

L’ultimo post di ieri lascia trasparire una situazione che se, fosse confermata, sarebbe davvero grave. Scrive D.F.: “Mi promisero di aiutarmi a riottenere il mio tanto amato servizio (ndr 2012) se in cambio mi fossi reso disponibile nel scrivere e scrivere e riscrivere determinate cose e/o fatti mai accaduti ( ved. cocaina,furto ENEL,minacce, telecamera, Guardia Costiera, pedinamenti, lettere anonime, Carabinieri, ecc.ecc.) Mi hanno invece usato come una pedina. Una pedina sacrificabile! F.M e D.B meglio perderli che incontrarli”.

La guardia ambientale, che il mese scorso era finita sotto processo per aver diffamato il luogotenente dei carabinieri Umberto Salvatico per poi chiedere scusa e patteggiare la pena, ora va oltre. Indica le iniziali di due persone che, a suo dire, l’avrebbero “usata” per iniziative poco chiare. Come una lettera inviata alla famiglia del blogger Dario Desiglioli che aveva lanciato accuse e sospetti sull’attività d’indagine svolta dagli uomini dell’Arma dei carabinieri.

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