In memoria di gabriele gobbi

“Sul sentiero della luce”, si è concluso lo screening del Lions Club Imperia La Torre dedicato all’ambliopia

L’iniziativa ha avuto la piena collaborazione delle autorità scolastiche che hanno condotto una campagna di sensibilizzazione verso i genitori

Lions Club Imperia La Torre

Imperia. Si è concluso lo screening del Lions Club Imperia La Torre intitolato “Sul sentiero della luce”, in memoria del socio fondatore Gabriele Gobbi, e dedicata all’ambliopia, un deficit visivo noto anche come “occhio pigro” che insorge nei primi anni di vita in maniera latente, colpisce mediamente il 3-4 per cento dei bambini e può essere completamente guarito soltanto grazie alla diagnosi precoce. L’ambliopia è infatti una patologia oculare dell’età infantile che consiste in una diminuzione mono o bilaterale dell’acutezza visiva e può diventare irreversibile se non diagnosticata entro il sesto anno di vita.

Le visite effettuate da una specialista, la dottoressa Sara Soffiotto (ortottista) e svoltesi da ottobre a gennaio, hanno riguardato i bambini delle due ultime classi della Scuola per l’Infanzia, compresi quindi nell’età di 4 e 5 anni: in tutto 366 visite. Per 30 bambini è stata rilevata la necessità di un approfondimento oculistico, da effettuarsi presso specialisti scelti dalle rispettive famiglie. In sostanza quando dalle visite effettuate durante lo screening emerge un sospetto di deficit visivo, si segnala semplicemente ai genitori la necessità di una visita oculistica più dettagliata, senza influenzare minimamente le loro scelte.

L’iniziativa ha avuto la piena collaborazione delle autorità scolastiche che hanno condotto una campagna di sensibilizzazione verso i genitori, informandoli e chiedendo il loro consenso, senza il quale la visita non viene effettuata. L’adesione delle famiglie all’iniziativa dei Lions è stata comunque altissima.

Se per il 91,80% dei bambini la situazione è risultata nella norma, per 30 (pari al 8,20%) è stata consigliata una valutazione da uno specialista. Soltanto esami più approfonditi potranno infatti stabilire la presenza o meno della patologia.

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