I dati

Migranti, raddoppia il numero delle persone che sbarcano in Italia. La Caritas di Ventimiglia torna a distribuire pasti caldi a chi vive in strada

Al momento i passaggi allo sportello Caritas oscillano dai 60 ai 110 al giorno

migranti

Ventimiglia. I dati sugli arrivi di stranieri in Italia pubblicati dal Ministero dell’Interno mostrano un incremento notevole rispetto agli anni precedenti.
Lo si evince dal grafico che illustra la situazione relativa al numero dei migranti sbarcati a decorrere dal 1 gennaio al 23 marzo 2017 comparati con i dati riferiti allo stesso periodo degli anni 2015 – 2016. Rispetto allo scorso anno si registra un incremento del  + 51,18 % mentre rispetto al 2015 si parla di un + 116,32 %.

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Il massiccio arrivo di stranieri per ora non sembra interessare più di tanto la città di confine. A Ventimiglia i migranti che vivono per strada sono aumentati, è vero, ma non in modo esponenziale e, secondo il responsabile della Caritas intemelia Maurizio Marmo, l’aumento è dettato soprattutto dal fatto che il centro di accoglienza della Croce Rossa non accoglie ancora a pieno regime per lavori di manutenzione in corso.

“L’aumento c’è”, ha dichiarato Marmo, “Ma è anche collegato al fatto che il campo del Parco Roja è stato chiuso ai nuovi ingressi per un determinato periodo e ora sta riprendendo l’attività. Noi stiamo fornendo dei pasti caldi, abbiamo aperto la mensa anche la mattina per chi è, di fatto, sulla strada”. La Caritas non ha mai smesso di aiutare i migranti, nemmeno quando il campo della CRI funzionava a pieno regime: “Abbiamo sempre distribuito un sacchetto viveri”, ha specificato Marmo, “Ma dato che queste persone non possono tutte accedere al campo della Croce Rossa, almeno ora hanno la possibilità di un pasto caldo. Riusciamo a svolgere il servizio mensa dal lunedì al sabato”.

Al momento i passaggi allo sportello Caritas oscillano dai 60 ai 110 al giorno, con un incremento nelle ultime due settimane. “Si tratta di giovani adulti”, ha specificato Maurizio Marmo, “Le famiglie continuano ad essere invece ospitate nei locali sottostanti la chiesa di Sant’Antonio: qui ci sono circa cinquanta persone, ma le oscillazioni sono quotidiane”.

 

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