La lettera

Vicenda degli scogli a Imperia, un cittadino scrive al sindaco Carlo Capacci

Marco Cuppari: "Spieghi chiaramente quali sono i guadagni di questa operazione degli scogli quanti soldi entreranno al Comune"

Imperia. Si riporta la lettera aperta scritta da Marco Cuppari, un libero cittadino, rivolta al sindaco di Imperia Carlo Capacci:

“Caro sindaco,

Riguardo la vicenda degli scogli che dovrebbero arrivare da Monaco dico dovrebbero anche se qualche organo di stampa ha scritto che l’accordo è stato fatto. Spieghi chiaramente quali sono i guadagni di questa operazione degli scogli quanti soldi entreranno al Comune, quanti al professionista, e quanti a chi trasporterà i massi con i camion
fino alla cava.

Quali opere a scomputo ha pensato bene di richiedere per i 3 anni di concessione. Come mai in Francia non gli fanno scaricare gli scogli ed anche il porto di Vado si è rifiutato. Ricordo che la zona di Oneglia (avamporto e parcheggio) sono obbiettivo 2 (soldi comunitari) poi visto che cita che le persone devono avere ” mentalità aperta “ forse non sa che le aziende di Imperia quanta mentalità aperta hanno se avessero gli spazi per lavorare, anche perché nel caso specifico degli scogli l’operazione è stata eseguita tutta in gran segreto, l’istanza è stata presentata durante le vacanze di Natale (cosa molto anomala) alcune aziende del territorio chiedono solo di poter lavorare in sinergia con i francesi, (era stato promesso un incontro mai avvenuto).

Vorrei ricordare che Lei come primo cittadino e forse amministratore di questa città (Imperia) oltre a non ricevere i cittadini non vederla mai per verificare le criticità del territorio e del porto, lei sig. Sindaco già una volta ha detto che volevamo l’obolo dalla escussione delle fideiussioni di cui non si sa che fine hanno fatto ovvero 2 milioni per
appianare il bilancio del Comune e 2 milioni per quello dalla GoImperia, soldi che avrebbero dovuto essere impiegati per terminare i lavori in porto per ottenere l’agibilità dei moli, ricordo che ha tutt’oggi il porto è considerato cantiere edile senza alcuna agibilità sotto l’aspetto urbanistico (pratiche a mio avviso non giuste) oltre a non sapere visto che parliamo di pubblico quale professionista è stato interessato a questa operazione e con quale parcella considerato che la cifra era di circa 13 milioni di euro e per magia è scesa a 6,5 milioni di euro
di cui pare che 500.000,00 euro siano stati pagati al legale.

Questa città non mai stata ridotta ad un livello così basso le ricordo alcuni punti che forse lei si è dimenticato l’Agnesi ha chiuso e lei non ha cercato di impedirlo, trovare un punto d’accordo con Colussi, forse perché l’area dell’Agnesi è di suo interesse per un altro scopo, magari una bella variante di destinazione d’uso e diventano appartamenti. La pulizia della città è scandalosa, dovrebbe indignarsi.

Il porto questo grande volano per la città è vuoto (il 30% di barche in meno rispetto il 2013) e dire che dal suo ufficio si vede benissimo, se l’amministrazione con la sua partecipata non sa gestire un porto è il caso che lasci a chi sia in grado, sono venuti diversi privati leader nella cantieristica navale e nella portualità ma ovviamente non bravi quanto la lei e la sua arroganza tante è che non si è degnato neanche di riceverli.

Forse avrà anche li un disegno diverso per il porto? Le elezioni sia avvicinano e anche il suo fine mandato si sta cercando un’altra occupazione ? magari una bella presidenza della sua creatura GoImperia? O magari rilevare tutto il porto con un deprezzamento del suo valore?

Anche nell’area portuale di porto Maurizio tutti i giorni senza controllo giù segnalato alla Capitaneria di Porto, già segnalato alla GoImperia entrano maestranze di più svariati paesi (francesi, tedeschi,olandesi ecc..) per operazioni di manutenzione sulle grandi imbarcazioni ma lei signor sindaco che è un uomo di mondo ha mai provato ad andare negli altri porti a vedere chi può entrare e chi no, rimanga più vicino a casa basta andare a Savona o a Genova se non si è accreditati non si va da nessuna parte”.

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