Puc

Urbanistica, Scajola: “Regione va incontro a territori, evitando il blocco dell’attività edilizia”

Elenco dei Comuni nell'imperiese, beneficiari di contributi erogati dalle Province per la formazione del Puc, che avranno tempo fino al 31 dicembre 2020

marco scajola

Genova. Passa dal 30 aprile 2017 al 31 dicembre 2020 la scadenza entro la quale 47 Comuni liguri dovranno adottare i propri Puc in sostituzione dei vecchi Piani regolatori generali (Prg). È quanto prevede la modifica alla legge urbanistica n.36 del 1997 approvata oggi a maggioranza dal Consiglio regionale, su proposta dell’assessore Marco Scajola. Grazie a questa proroga, 44 Comuni della Liguria – tra cui Ospedaletti, Taggia, Borghetto Santo Spirito, Pietra Ligure, Portofino, Rapallo, Zoagli e Monterosso – eviteranno le sanzioni previste (ovvero l’impossibilità di rilasciare autorizzazioni paesistiche nelle zone vincolate) che scatteranno eventualmente dal 1 gennaio 2021 e non più dal 1 maggio 2017.

“In questo modo – afferma l’assessore regionale all’Urbanistica Marco Scajola la Regione va incontro alle esigenze dei territori e dei Comuni, che avranno più tempo per adottare i nuovi strumenti urbanistici, evitando così anche il rischio di blocco dell’attività edilizia, in un momento storico in cui il settore è già colpito da una profonda crisi”.

Nel corso della seduta odierna, il Consiglio regionale ha inoltre approvato una norma specifica per quei piccoli Comuni beneficiari di contributi per la formazione del Puc: quelli che non hanno provveduto all’adozione del Piano entro i termini previsti, avranno ancora tempo sino al 31 dicembre 2017.

“Con questo provvedimento – ha spiegato l’assessore Scajola – aiutiamo quei piccoli Comuni che, beneficiari di contributi per elaborare i propri Puc, incolpevolmente non sono riusciti a rispettare la scadenza prefissata, anche in conseguenza degli aggiornamenti normativi intervenuti. Abbiamo ritenuto giusto concedere loro più tempo per concludere il lavoro in corso, arrivando così all’adozione di Piani urbanistici che qualifichino il territorio”.

“Queste due iniziative assunte in sintonia con molti comuni – conclude l’assessore Scajola – dimostrano quanto l’ente Regione, oltre ad essere propositivo, intenda rafforzare quel ruolo di collaborazione con tutti gli enti territoriali per costruire, insieme, una Liguria più moderna, efficiente e, da un punto di vista urbanistico, all’avanguardia per quanto concerne la tutela e riqualificazione del paesaggio”.

A fronte di queste modifiche normative, Regione Liguria ha prodotto anche i supporti tecnici necessari ai Comuni per l’elaborazione dei Piani urbanistici: le Linee guida del 24 agosto 2015 per la conversione dei Prg in Puc; le norme per la revisione degli standard urbanistici discussi con i Comuni liguri nel corso del 2016 e che sono ormai in fase conclusiva per l’approvazione del relativo regolamento; la normativa tipo che i Comuni possono utilizzare per l’adozione dei Puc.

Questo l’elenco dei Comuni che dovranno adottare i Puc entro il 31 dicembre 2020: nell’imperiese, Bajardo, CarpasioCaravonica, Castellaro, Castelvittorio, Cipressa, Cosio D’Arroscia, Diano San Pietro, Dolcedo, Isolabona, Lucinasco, Montegrosso Pian Latte, Ospedaletti, Perinaldo, Pietrabruna, Pornassio, Pieve di Teco, Pompeiana, Rocchetta Nervina, San Bartolomeo al Mare, San Lorenzo al Mare, Santo Stefano al Mare, Soldano, Taggia, Terzorio, Triora, Vallebona, Vasia; nel Savonese, Altare, Balestrino, Borghetto Santo Spirito, Bormida, Cosseria, Magliolo, Piana Crixia, Pietra Ligure, Spotorno, Stella, Urbe, Zuccarello; nel Genovesato (Città Metropolitana), Carasco, Cicagna, Mezzanego, Portofino, Rapallo, Tiglieto, Tribogna, Zoagli; nello Spezzino Carro, Carrodano, Monterosso, Pignone e Riccò del Golfo.

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