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Sanremo, Slow Food in difesa del gambero rosso: “Un gioiello della pesca locale da custodire” fotogallery

In occasione del 30esimo Consiglio Nazionale di Slow Food, stamane i locali di Santa Tecla hanno ospitato una conferenza sul gambero rosso

Sanremo. In occasione del 30esimo Consiglio Nazionale di Slow Food, portato a Sanremo dalla rete di imprese Sanremo On e organizzato presso le sale congressi del Teatro Ariston dal 18 al 20 novembre, la città è sede di una serie di grandi eventi, mostre e incontri incentrati sul tema del cibo, quindi sui presidi Slow Food della Riviera nonché sulle sue eccellenze enogastronomiche. Fra questi, stamane, i locali di Santa Tecla hanno ospitato una conferenza in onore del gambero rosso, il gioiello della pesca nostrana da qualche tempo sotto i riflettori internazionali.

Il 21 marzo 2015 infatti Italia e Francia hanno siglato, in gran segreto, un accordo che è andato a definire i confini territoriali delle acque a largo di Ventimiglia e Mentone in senso smaccatamente favorevole ai francesi. In particolare ha assegnato alla Nazione della Marianna la pescosissima Fossa del Cimitero: uno scrigno naturale dove si riproducono e vivono appunto i gamberi rossi. L’accordo, pur non essendo ancora stato ratificato dall’Italia, e quindi non operativo, lo scorso gennaio è stato motivo di discordia con il noto caso del peschereccio sanremese “Mina”, abbordato da una motovedetta della Douane francese e sequestrato.

A partire da tale vicenda il sindaco di Sanremo Alberto Biancheri ha ricordato come dalle storie più negative possano nascere anche situazioni positive e di successo: “Dalla storia del peschereccio Mina tutti si sono attivati per difendere il gambero rosso. Io personalmente ho scritto al Governo cercando di sensibilizzare il più possibile sul caso. Caso nei confronti del quale è nata, a livello nazionale, un’attenzione straordinaria per questa importante eccellenza locale: a cominciare dallo chef Alessandro Borghese che abbiamo avuto modo di ospitare a lungo in occasione delle riprese all’interno del Casinò del cooking show Kitchen Sound per arrivare alla recente lode espressa dal pluripremiato chef Michele Bottura. Tutti sono interessati al gambero rosso, tutti lo inneggiano e secondo me dobbiamo tenere duro”.

“Perché – prosegue il Sindaco – se parliamo di gambero rosso parliamo di olio, parliamo di vino, parliamo della nostra enogastronomia. E a riguardo occorre ricordare che i dati sono chiari: il turista sceglie la sua località non solo per il suo territorio ma per quanto questo può offrire in termini di prodotti enogastronomici. L’enogastronomia è dunque un canale primario su cui dobbiamo puntare e dobbiamo impegnarci per non farci portar via le nostre eccellenze. Colgo dunque l’occasione per complimentarmi con il ristorante sanremese che ha mantenuto la stella Michelin, e soprattutto con la rete di impresa Sanremo On e i suoi associati per aver favorito l’arrivo nella nostra città del Consiglio Nazionale di Slow Food di cui dobbiamo ritenerci onorati”.

Enogastronomia, territorio, turismo e eccellenze da difendere sono stati anche gli argomenti principali dell’intervento di Daniele Buttignol, segretario nazionale di Slow Food: “Sul gambero rosso di Sanremo c’è poco da dire in quanto si tratta di un prodotto che parla da solo. La cosa migliore è venire qui a Sanremo e mangiarlo. Ed è questo un altro aspetto da non sottovalutare, perché recarsi su un territorio vuol dire scoprire tutte le sue bellezze, i suoi prodotti di eccellenza ma anche chi sta dietro questi prodotti e in tal caso i pescatori e l’intera filiera di pesca. E’ importante valorizzare questi attori che hanno un valore fondamentale, è importante tutelare chi con la propria attività e con la propria fatica permette l’esistenza di simili eccellenze, pensando anche al futuro e alla sostenibilità. Il gambero rosso a maggior ragione in quanto  ha una modalità di pesca ecosostenibile. E dunque la sua qualità va oltre le sue proprietà organolettiche”.

E continua: “Il gambero rosso è  un gioiello che deve essere custodito a maggior ragione pensando al fatto che il turista sceglie una località a partire dai suoi prodotti enogastronomici. Si tratta questo di un dato rilevante che attesta quanto la promozione turistica e la valorizzazione di un territorio nascono attorno il cibo. Perché il cibo è elemento di aggregazione, di creazione di una comunità. E a riguardo ringrazio la città di Sanremo per la sua accoglienza, il Teatro Ariston per la sua ospitalità e soprattutto la rete di impresa Sanremo On per il suo invito, per il suo impegno esemplare nel portare valore, attraverso iniziative ed eventi, sul territorio ed entrando in sinergia con esso”.

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