L'intervento

Consiglio comunale a Imperia, Associazione Amici Museo Navale del Ponente Ligure: “Solo parole!”

L'associazione si esprime riguardo all'ultimo consiglio comunale nel quale come odg era stato trattato l'argomento del museo navale

Imperia. L‘associazione Amici Museo Navale del Ponente Ligure si esprime riguardo all’ultimo consiglio comunale nel quale come odg era stato trattato l’argomento del museo navale: “In tutti questi 37 anni l’argomento Museo Navale (è stato aperto nella sede di Piazza del Duomo nel 1980) ha tenuto banco nei dibattiti cittadini e nei media, cosi come nel recente Consiglio Comunale del 9 novembre u.s.

Parole, parole, con reiterate aperture declamate, ma fatti concreti ben pochi per una struttura che sta diventando di fatto una ennesima incompiuta ed un danno irreversibile di immagine per la Città ed i suoi Amministratori. Pochi gli interventi che si sono succeduti nel Consiglio a dimostrazione che chi non parla è perché non conosce l’argomento. Sono pochi infatti i Consiglieri Comunali che hanno visitato la nuova sede (e pochissimi quella vecchia!); sarebbe opportuno che lo facessero al più presto per rendersi conto della portata mondiale e dei possibili risvolti promozionali, turistici e di indotto di questa istituzione.

Il tema principale degli interventi è stato quello sulla futura gestione per la quale a suo tempo è stata inviata all’attuale Dirigente del Settore Cultura una bozza di fattibilità ed una possibile pianta organica del personale necessario. Non ci risulta sia stato ancora approfondito il problema con riunioni, proposte, analisi dei costi. Lo “studio di fattibilità” citato dall’assessore durante il consiglio comunale, redatto da un consulente esterno, un Legale di Genova che non conosce il contesto, il territorio, le istituzioni museali provinciali (Villa Regina Margherita-Fondazione Terruzzi docet) e che ha suggerito soluzioni a dir poco ovvie e scontate a chi come noi opera nel Museo volontariamente da sempre, è stato pagato un compenso di 24.000 euro, più Iva!

Inoltre, non sono state ancora indette gare di appalto o affidamento diretto a terzi per la gestione di bar, bookshop, auditorium, sala mostre, noleggio simulatori, ecc, servizi collaterali a pagamento che dovranno necessariamente affiancare una attenta bigliettazione. In parole povere, l’amministrazione ha dormito e non può oggi parlare di inaugurazione a fine 2016 (dicembre inizia tra 10 giorni), né di rete con le altre istituzioni museali comunali (aperte solo 2 giorni alla settimana esattamente come il museo nella vecchia sede), ma solo eventualmente di “apertura parziale” della Sezione moderna ( le prime dieci sale) attualmente in corso di faticoso allestimento da parte dell’Associazione Amici del Museo con il sistema “fai da te”!

Per non parlare poi dello stato di abbandono delle bacheche del Lotto 1 nel quale i lavori dell’allestimento sono fermi da anni. La noncuranza e il disinteresse regnano sovrani se è vero, come è vero, che i contratti di manutenzione di tutti gli impianti sono “scaduti” e non è possibile reperire un tecnico, in una domenica pomeriggio, quando l’allarme telefonico squilla per sbaglio presso il Comando dei Carabinieri, bloccando di fatto il centralino del 112.

Cambieranno mai le cose in questa città?”.

commenta