Emergenza profughi

Migranti a Ventimiglia, l’allarme del SAP: “I francesi non possono giocare a fare i furbetti”

"Le furbate dei francesi, che spesso cercano di rimpatriare anche dei minori, danno fastidio e dispiace"

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Ventimiglia. “Questa situazione da parte dei francesi dà fastidio, siamo sotto scacco della spocchia e grandeur francese. Non si può giocare a fare i furbetti con i colleghi.” Questo il grido di allarme di Gianni Tonelli segretario del SAP (Sindacato Autonomo di Polizia) che denuncia il valzer delle riammissioni tra Francia e Italia dei migranti.

Quello che avviene alla frontiera italo-francese di Ponte San Luigi è purtroppo ordinaria amministrazione, con le forze di polizia italiane che con turni massacranti, vedono piombarsi dalla vicina Francia migranti che secondo le autorità d’oltralpe provengono dall’Italia.

E due sono le modalità di riammissione dalla Francia all’Italia: la prima cosiddetta riammissione breve è riferita a quei migranti trovati in prossimità della frontiera in una distanza calcolata tra Cannes e Ventimiglia, mentre la riammissione lunga comprende migranti trovati anche a Calais a più di 1000 km da Ventimiglia che vengono riportati in Italia con diverse scuse da parte dei francesi, sostenendo che sarebbero transitati dall’Italia.

“Questa è un’emergenza che va gestita in un’altra maniera – prosegue Tonelli -, basti pensare che in tutta Italia ci sono solo 3000 poliziotti dedicati all’emergenza stranieri. Servono risorse da parte dello Stato, la situazione è problematica. L’altro giorno mi trovavo a Ventimiglia e sono almeno 870 i migranti presenti in città, gente disperata che viene allontanata dalla città di confine con direzione Taranto ma dopo due giorni sono di nuovo a Ventimiglia.”

E conclude: “Le furbate dei francesi, che spesso cercano di rimpatriare anche dei minori, danno fastidio e dispiace; proprio per questo motivo sono calati i rimpatri lunghi per via dei nostri accurati controlli ma i rimpatri corti sono invece aumentati.”

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