La sentenza

Foglio di via a no border: il Tar annulla il provvedimento. Ministero pagherà le spese

La studentessa era stata identificata come no borders dai carabinieri a Ventimiglia

riviera 24 - migranti a mentone sgombero polizia francese

Imperia. Vittoria per i no border: il Tar annulla il provvedimento con il quale il questore aveva allontanato da Ventimiglia una attivista.

Questa estate, durante una manifestazione pro migranti a Ventimiglia, il questore aveva imposto a una scout italiana del movimento no border il rimpatrio con foglio di via obbligatorio dai comuni di Ventimiglia e dell’imperiese diffidandola dal farvi ritorno senza preventiva autorizzazione per i prossimi tre anni.

Ma i giudici hanno scagionato l’attivista e, nella loro motivazione, hanno sottolineato tra l’altro la “fattiva attività di volontariato svolta per tutelare la salute dei migranti” e “un quadro soggettivo assai distante dal paradigma del soggetto socialmente pericoloso”.

La studentessa era stata identificata come no borders dai carabinieri a Ventimiglia a bordo di un’auto “con l’intenzione di raggiungere la manifestazione non autorizzata composta da migranti”. La ricorrente, si legge nella sentenza del Tar “era già stata denunciata per il reato di invasione o edifici”. Per questi motivi la questura di Imperia l’aveva dichiarata “pericolosa per l’ordine e la sicurezza pubblica”. Da qui il provvedimento del foglio di via, ora annullato dal Tar della Liguria, che ha ritenuto illegittimo anche il provvedimento della questura con cui era stata rigettata l’istanza di autorizzazione al rientro in Ventimiglia per lo svolgimento di attività lavorativa.

Il Tar ha inoltre condannato il ministero dell’Interno al pagamento delle spese di giudizio (800 euro).

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